venerdì 25 febbraio 2011

Primogeniti vs. secondogeniti

Nonostante quello che sostengono i genitori, i secondogeniti ricevono un trattamento diverso dai primogeniti…come testimoniano i seguenti fatti:

1) nei primi mesi di vita i primogeniti nati nei mesi freddi escono soltanto nelle ore più calde…i secondogeniti escono quando i genitori possono uscire…se poi c’è anche il sole tanto meglio;

2) l’acqua con la quale si preparano i cibi dei primogeniti è rigorosamente quella in bottiglia, con il bollino che ne assicura l’adeguatezza alle necessità del bimbo appena nato…l’acqua che bevono i secondogeniti è quella del rubinetto…al massimo filtrata in caraffa;

3) il ciuccio dei primogeniti viene sterilizzato tutte le volte che cade…anche 50 volte…quello dei secondogeniti pure…ma soltanto dopo le prime 10 volte;

4) quando partono per la villeggiatura, i primogeniti hanno un corredo degno di una piccola star del cinema ….il corredo dei secondogeniti in partenza riempie gli spazi vuoti della valigia dei genitori (se ci sono);

5) i primogeniti hanno diritto ad un quaderno sul quale vengono accuratamente riportati i fatti salienti della loro esistenza: il giorno nel quale è spuntato il primo dentino, il giorno nel quale hanno cominciato a gattonare…i secondogeniti, beh anche a loro succederanno le stesse cose, quindi perché perdere tempo ad annotarle nuovamente?

6) i primogeniti ricevono una ricca educazione letteraria…i secondogeniti pure, con la differenza che delle storie guardano/leggono soltanto la parte centrale (essendo le prime e le ultime pagine dei libri state divelte dai primogeniti nel loro furore letterario).

I secondogeniti di norma parlano prima dei primogeniti…perché hanno qualcosa di cui lamentarsi…

mercoledì 23 febbraio 2011

Libertà di espressione?

C'è una riflessione che mi porto dentro dalla prima serata di Sanremo, quando Luca e Paolo hanno cantato "Ti sputtanerò".
Premetto che normalmente apprezzo molto il duo comico, li trovo intelligenti e taglienti al punto giusto, però questa cosa non mi è piaciuta. Capirei l'avessero fatta alle Iene, in qualche tribuna politica, o in altri contesti, ma quello non era né il luogo, né il momento giusto. Perché la si può pensare come si vuole su Berlusconi, Fini, vicende giudiziarie e tutto il resto, ma in una serata di gala, dedicata alla musica, in Eurovisione, sbeffeggiare quelle che, volenti o nolenti sono comunque due massime cariche dello Stato, secondo me non è giusto, è brutto, è di cattivo gusto. Avrei capito qualche battuta, non di più.
In fondo Sanremo è una festa, con la musica e i fiori, perché rovinarla?

martedì 22 febbraio 2011

Sanremo e il Belpaese

C’è un aspetto di Sanremo che mi urta parecchio: l’ospite straniero. Non la persona in sé, intendiamoci, ma le modalità con le quali tale ospite viene “gestito”.

Inevitabilmente, vengono pronunciate le fatidiche domande: “Le piace l’Italia? Quali sono gli aspetti che le piacciono di più del nostro paese?”. E, altrettanto scontate, giungono le risposte “Io ADORO l’Italia…adoro il cibo, il clima,…”..Alcuni poi arrivano ad affermare “Mi piace ASSOLUTAMENTE TUTTO dell’Italia”…Ma come? Dici di venire in Italia di frequente e ti piace tutto dell’Italia? Mai che ti sia capitato uno scioperello qua e là con il treno o l’aereo,…mai che abbiano tentato di fregarti la valigia in aeroporto, che al ristorante ti abbiano rifilato cibi inadeguati al prezzo pagato o che il servizio fruito in hotel sia stato inferiore alle aspettative e a quanto avresti trovato in altri paesi europei? NON CI CREDO…

Ora, è abbastanza comprensibile che un ospite parli bene del paese ospitante, ma proprio per questo, sapendo che il suo vero pensiero non verrà mai rivelato, perché indugiare in queste domande?

La mia personale sensazione è che da parte di noi italiani ci sia sempre la necessità di avere conferme circa la bellezza del nostro paese. Sarà forse a causa di quella sensazione amara, un misto di indignazione, tristezza e disgusto che ormai da tempo suscitano in noi i quotidiani comportamenti delle cosiddette classi dirigenti. Scoraggiati da questi accadimenti chiediamo ad alcuni, selezionati ospiti stranieri, il loro pensiero, sicuri che questi citeranno le nostre “isole sicure” (il cibo, il clima, il passato culturale del paese). Così, paghi di queste risposte, possiamo per qualche tempo ancora farci cullare dall’illusione di vivere davvero nel “Belpaese”…

mercoledì 16 febbraio 2011

Alla posta...

E’ noto…presso gli sportelli delle italiche Poste si può ormai fare quasi tutto: stipulare polizze assicurative, sottoscrivere strumenti finanziari, acquistare telefonini e libri, stipulare contratti di telefonia mobile, acquistare carte di credito prepagate, ecc. Per questo motivo, da anni la stampa italiana ed estera descrive il gruppo Poste italiane come un’azienda all’avanguardia dell’innovazione…

-Buongiorno, vorrei inviare questa busta come posta assicurata

-Bene, non c’è problema…Qual è il valore della busta?

-Dentro c’è un assegno…

-Valore 50 euro?

-Beh no, veramente c’è un assegno di importo decisamente superiore

-Uhm…capisco…ha chiuso la busta?

-No, non ancora, ho pensato che esistesse un formato particolare per questo tipo di invio …Sul vostro sito ho letto di assicurate che “devono essere confezionate con le chiusure di sicurezza”

-Sì infatti…può chiuderla normalmente con la colla…ma così è un’ordinaria, per un valore fino a 50 euro…per l’invio di importi superiori ai 50 euro deve chiudere la busta con la ceralacca.

Per un attimo mi scorrono nella mente le preziose bolle papali sigillate con la ceralacca e conservate con cura nei musei… Per quanto sia amante delle cose retro, sigillare, nel 2011, una qualunque, anonima, busta bianca formato ufficio con la ceralacca mi fa un po’ tristezza…

mercoledì 9 febbraio 2011

Buoni propositi

Lui (prima della nascita del pargolo e dopo aver sentito i racconti di coppie di amici disperati, alle prese con figli piccoli scatenati): “Sì, sì, quando toccherà a noi sapremo come fare… gli riempiremo la giornata di tante attività cosicché la sera crollerà dal sonno alle 21”

Alle 21 di 3 anni dopo la situazione è un po’ diversa: Lui giace “distrutto” sul divano mentre il pargolo saltella allegramente per casa (attività che durerà fino alle 23…)

Ai genitori non mancano i buoni propositi…quello che li frega è la mancanza delle forze necessarie per sopportarne le conseguenze…