sabato 31 gennaio 2009

I viaggi de "Ilportapenne", quinta tappa: la Germania

Due sono i sentimenti che associo ai miei viaggi in Germania: da un lato l’ammirazione per la cultura di questo grande paese e dall’altro un senso di grande tristezza. Già, perché la maggior parte delle città tedesche che oggi noi turisti visitiamo, è stata ricostruita a seguito degli ingenti danni riportati dal paese al termine della seconda guerra mondiale. E, nonostante la bravura delle "maestranze" che hanno ricostruito palazzi, teatri, chiese, ecc. l’impressione che si ha è quella di qualcosa di finto, non corroso dall’usura del tempo...quell’usura che emana da tutto cio che è antico, contribuendo al suo fascino.

Tutti abbiamo letto dei danni riportati dalle città tedesche bombardate, ma la vastità di questo fenomeno a volte sfugge: un viaggio in Germania consente di ricuperare il senso dell’immane distruzione umana e "fisica" che lascia una guerra.


Pensare poi che a Norimberga, ancora oggi una delle più belle città tedesche, abbiano avuto luogo gli oceanici raduni nazisti immortalati nei video della propaganda, è difficile. I tedeschi sembrano aver rimosso questo ricordo. Ritrovare il luogo dei raduni che abbiamo visto in tutti i documentari è stato arduo: soltanto grazie alla guida e ad una cocciutaggine che ci ha attirato non pochi sguardi sospettosi da parte dei cittadini tedeschi ai quali avevamo chiesto informazioni, siamo riusciti a raggiungere questo luogo.



Dell'enorme costruzione, sulla quale una volta troneggiava il simbolo della svastica (vd. foto), fatto saltare in aria dai sovietici, rimane poco. Rimane ancora quel "balconcino" dal quale si affacciava il Fürher: mi metto nella sua stessa posizione, chiudo gli occhi e provo ad immaginare quello che qui avveniva, ma non ci riesco. Sento solo la pioggerellina di questo grigio pomeriggio estivo.


mercoledì 28 gennaio 2009

Chicche parentali

Ci sono stati i colloqui pomeridiani insegnanti-genitori.
(I nomi sono di fantasia ndr)

Prof. "Giulia non è molto attenta, non si impegna, e poi è disordinata. I suoi compiti sono pieni di frecce e asterischi. A volte si dimentica persino di copiare dei pezzi dalla brutta alla bella"
Mamma "Guardi, non me ne parli! A me dà fastidio che usi tutte quelle penne. Pensi che gliele ho tolte tutte e le ho lasciato solo la penna nera e la penna rossa. Mica per niente, ma mi pasticcia tutti i libri e sa, io poi vorrei rivenderli!"

Mario è arrivato nella mia classe un mese dopo l'inizio della scuola, trasferito da un'altra sezione.
Prof. "Mario non ha ancora il libro di testo. Come mai?"
Mamma "Ah, sa perché? Ad un certo punto Mario non voleva più andare a scuola, allora siccome non erano ancora arrivati tutti i libri, la PRIMA cosa che abbiamo fatto è stata disdire quelli rimanenti. Poi lui è voluto ritornare, ma ormai i libri non si riesce più a farli arrivare"
Prof. "Uhm, e allora come facciamo? Dove studia Mario?"
Mamma "Se i libri non arrivano, non arrivano!"

Una volta un medico mi disse "Non si preoccupi, i figli sopravvivono NONOSTANTE noi genitori!" Drammaticamente vero!

martedì 27 gennaio 2009

A proposito dell'uso del cellulare...

Che noi italiani siamo cellular-dipendenti è noto. E' sufficiente guardarsi attorno: telefoniamo non appena atterrati, quando ancora l’aereo sta manovrando per “posteggiare” e i bip dei cellulari che suonano si incrociano con gli annunci delle hostess che invitano a rimanere seduti. Telefoniamo a parenti ed amici quando vediamo il giornalista del TG1 che fa il suo servizio di fronte a Palazzo Chigi (fateci caso, quelli dietro al giornalista parlano sempre al cellulare: “Mamma accendi Rai1, che ci sono io!!!”). Ma questo è ancora nulla…

Qualche mese fa, la sottoscritta era nella sala riunioni aziendale con un collega: si trattava di chiamare un cliente, con il quale avevamo appuntamento telefonico alle 14. Digitiamo il numero di cellulare e mettiamo il viva voce:
“Pronto???”
“Sì, buongiorno Dott. X siamo…della società…si ricorda, avevamo un appuntamento telefonico…per lei va bene parlare ora?”
“Sì certo!"
Glugluglu.. (rumore di acqua o vino versato nel bicchiere..)
“Guardi, se è impegnato (!), possiamo richiamare più tardi”…
“Ah, ok, beh, sì, forse è meglio. Chiamatemi tra 10 minuti!”
Attesa di 10 minuti…
“Pronto, siamo di nuovo X..della società…X possiamo parlare ora?”
“Sì certo, ora va bene, grazie”
“Dunque, per quanto riguarda quello studio….”
Flashhhhhhhhhh (tipico rumore di scarico del WC)
“Sì, scusi, diceva...?”
“Guardi, se vuole possiamo richiamare…”
“No, no va bene, continuiamo pure”
Flashhhhhhhhhh (tipico rumore di scarico del WC…due volte in pochi secondi, la cosa si fa preoccupante…)
“Guardi, se vuole possiamo richiamare…”
“No, no va bene, continuiamo pure”
“Guardi volevamo dirle che c’è una novità positiva in merito allo studio, possiamo fare anche l’elaborazione che ci aveva chiesto, ma per maggiori dettagli dobbiamo attendere il collega che sarà qui nel pomeriggio, la chiamiamo in ufficio verso le 17 se per lei va bene”.
“Sì, certamente, grazie, buongiorno”.

Ovviamente il collega non esisteva, era solo una scusa…Ma un po’ di dignità si deve pure mantenere…anche quando si tratta di vendere uno studio!

lunedì 26 gennaio 2009

Okkio al "buco nero"!

Qualche giorno fa la direttrice della British Library ha lanciato l’allarme http://www.guardian.co.uk/technology/2009/jan/25/internet-heritage?commentpage=1: “Attenzione, il materiale digitale che viene prodotto oggi (studi, documenti vari – pubblici ed informali - foto, ecc.) rischia di scomparire creando un enorme “buco nero” che determinerà grandi problemi a chi vorrà studiare i nostri tempi”!...Bel paradosso per una società, come la nostra, che crea contenuti in quantità e con una velocità inimmaginabile per il passato!

La direttrice cita in particolare le seguenti questioni: la velocità con la quale cambia la tecnologia (che rende necessario adattare contenuti – es. video realizzati in un formato vecchio- in un formato più aggiornato, leggibile dalle tecnologie d’oggi), la velocità con la quale i materiali online scompaiono (con l’insediamento di Obama alla Casa Bianca sul sito ufficiale non si trova più nulla su Bush…) e dall’altra parte, la necessità di distinguere - nell’abbondanza informativa - quello che va preservato da quello che non “merita” di essere preservato per la futura memoria.

In termini generali e collettivi (memoria del paese, memoria del mondo nel quale viviamo) mi sembra un tema molto importante; ed in fondo lo è anche a livello personale (vd. le migliaia di foto - molte delle quali mai stampate - che giacciono nel nostro PC, le migliaia di mail che riceviamo ed inviamo e che hanno in gran parte sostituito le vecchie lettere, ecc.).

Alcuni hanno interpretato l’allarme della direttrice come un “al lupo al lupo” tipico di un “tecnofobico”: personalmente non condivido questa critica e penso che proprio la tecnologia possa aiutarci in parte a risolvere il problema (ma per risolverlo, bisogna essere ben consapevoli dell’esistenza del problema, quindi bene rifletterci sopra, come invita a fare la direttrice).

A livello personale sono d’accordo con la necessità di fare un po’ di ordine digitale nella vita e a premere più spesso di quanto facciamo il tasto DEL (o CANC). Ok a salvare le foto e i filmini su hard disk ma per le mail il discorso è diverso..Chi scrive mail a mo’ di lettera di una volta? Quasi nessuno penso (tra gli under 40): dunque avrebbe senso salvare o stampare poche righe di testo?

Al riguardo propongo una soluzione: prendere la vecchia penna stilografica e un bel diario e scrivere lì quello che succede, le mail (significative) che riceviamo, ecc. Lo scrivere su carta implica un processo di selezione “alla fonte”…riporteremo così solo quello che ci interessa, quello che ci ha colpiti e potremo rileggere queste pagine in ogni momento…anche se manca la luce o se Internet non funziona…e se vorremo potremmo scannerizzare il tutto e renderlo digitale…che ne dite?

Uhm, però, il compito è già arduo per me, immagino che cosa possa essere per le istituzioni che per vocazione devono preservare la memoria del futuro! In bocca al lupo a Ms Brundley e a tutti i suoi colleghi!

giovedì 22 gennaio 2009

I love shopping nei musei... (all’estero)

Un anno fa, per lavoro, mi sono occupata del tema musei-turismo-nuove tecnologie. E’ stato uno studio che mi ha permesso di imparare molto, di fare confronti con l’estero e di arrabbiarmi alquanto.

E capirete il perché se avrete la pazienza di seguirmi in questo viaggio virtuale :

1) cercate di trovare il sito del Colosseo sul web…non ci arriverete con pochi click e, molto probabilmente, quelli nei quali vi imbatterete non saranno neanche siti ufficiali, ma siti realizzati da estimatori del Colosseo. E, per la cronaca, il circuito Colosseo-Palatino (circuito perché si acquista un biglietto unico che consente di visitare sia il Colasseo, sia l’area del Palatino, sia il Foro Romano) con circa 4,4 milioni di visite è stato il museo statale italiano più visitato nel 2007

2) ora provate ad acquistare qualcosa (esclusi i biglietti) relativo a questo circuito: avrete già capito che non è possibile visto che non hanno neanche un sito degno di questo nome. Eppure vi immaginate la quantità di oggettistica, libri e pubblicazioni che si potrebbero vendere online? Pensate solo al mercato dei bimbi (costumi romani, statuette, libri con giochi sui romani, repliche di monete romane, ecc.)! Alcune di queste cose (e di qualità INFIMA) si trovano nei negozietti accanto a musei, segno che qualcuno si è accorto che potevano essere un business!…Dunque tutti soldi che non rientrano nelle casse dei musei nostrani!. Pensate anche a tutte quelle persone che non potendo permettersi di visitare Roma di persona sarebbero contente di avere un oggetto bello, certificato “made in Italy”

3) adesso andate qui:
http://www.britishmuseumshoponline.org/icat/shoponline E’ il sito di shopping online del British Museum. Ci trovate di tutto: dai gioielli alle statuette, agli orologi, ai giochi per bambini (per i quali il museo predispone anche circuiti particolari di visita che i genitori possono scaricare e stampare quando accompagnano i figli ai musei…!). Per la cronaca, questo è il sito degli Uffizi (1,6 milioni di viste): http://www.uffizi.firenze.it/musei/uffizi/ Senz’altro è migliore di quello di altri musei italiani (!), ma mi risulta che non sia possibile acquistare online neanche una cartolina…

4) e ora, se pensate che il paragone con il British Museum sia un po’azzardato, vista l’importanza del museo, andate qui:
http://www.iwmshop.org.uk. Questo è il sito di shopping online dell’Imperial War Museum di Londra, un bellissimo museo che racconta i conflitti nei quali è stato coinvolto l’esercito inglese, dalla prima guerra mondiale in poi.

Ho visitato il museo diverse volte: oggi sul loro sito ho speso ben 90€ in libri. Già, perché se i prodotti sono presentati bene, se si trova facilmente quello che cerchi, se riesci a fare l’acquisto in pochi click, acquisti volentieri o no? Senza contare che i proventi dei libri che ho acquistato andranno nelle casse del museo, cosa che mi fa molto piacere (alla faccia di quelli che parlano di mercificazione della cultura!).

Non penso di dover aggiungere altro…

Chi indovina la parola? Puntata n.15 (Aggiornato 2)

Nessuno ha indovinato la parola del post precedente, che era CASA (casa dolce casa, casamatta - cioé fortificazione, sesta casa - in astrologia, essere tutto casa e chiesa).

Ecco il nuovo set di parole:

TESTA
SEGRETO
PUBBLICO
UOMO

Chi indovina per primo?
P.S. del 26/01/2009: ecco un piccolo aiuto per trovare la parola misteriosa: CASO (che si aggiunge alle precedenti già citate).

P.S. del 28/01/2009: aggiungiamo che tra le parole elencate si nasconde anche il titolo di un noto film degli anni '80 il cui protagonista è un attore molto famoso della nostra generazione (telefilm, film,...) che ora, purtroppo, soffre di una grave malattia...

mercoledì 21 gennaio 2009

"Cenerentola, casalinga disperata": puntata n.2

Per chi se la fosse persa, la puntata precedente è qui: http://ilportapenne.blogspot.com/2009/01/cenerentola-casalinga-disperata-puntata.html

Tornata a casa, Cenerentola, sfogliando i giornali, avrebbe scoperto che oggi sul trono non ci sono più i principi, bensì i tronisti.

Cenerentola, decisa a precipitarsi negli studi televisivi in cerca del suo principe tronista, sarebbe quindi salita sulla prima Freccia Rossa in partenza per la capitale. Arrivata stremata alla stazione di Roma con 2 ore di ritardo, augurando ai responsabili di questa situazione la permanenza a vita nel più tremendo dei gironi danteschi, Cenerentola sarebbe stata fermata da strani omini verdi con la scritta “C.P.O.C - Controllore padano di origine controllata”.

Questi ultimi le avrebbero chiesto prove della sua cittadinanza padana, pena il pagamento di una tassa. Evitata la tassa grazie ad una ampolla con struccante per occhi spacciata per acqua del Po raccolta alle pendici del Monviso, Cenerentola sarebbe finalmente riuscita a raggiungere gli studi, dai quali sarebbe poi presto scappata ripromettendosi, come prima cosa da fare al ritorno a casa, di aderire al gruppo che su Facebook vuole “donare un neurone a un tronista”.

Al ritorno, Cenerentola, per evitare la Freccia Rossa, sarebbe ricorsa all’aereo e alla vecchia Sky Italia, la compagnia di bandiera, alla quale il governo, per decreto, aveva tolto qualche giorno prima la S e la Y trasformandola in Cai (che suona decisamente più italiano). Evitato lo sciopero della nuova compagnia aerea soltanto perché anche gli scioperanti, ogni tanto, fanno vacanza, Cenerentola sarebbe finalmente tornata a casa.

Come andrà a finire? Il resto nella prossima puntata di "Cenerentola, casalinga disperata"...

martedì 20 gennaio 2009

NON CI SIAMO!

Non va bene, non va per niente bene! In questo blog non ci si insulta e sapete bene che l'insulto e il turpiloquio sono praticamente un obbligo comunicativo di questi tempi.
Boh, scateno io qualcosa?
Per Beth: "Ma dai che Trenitalia funziona benissimo! I treni sono sempre in orario, puliti e confortevoli"
Aspetto insulti (virtuali)!

"Cenerentola, casalinga disperata": puntata n.1

Le favole sono eterne…ma, nel 2009, le cose sarebbero probabilmente andate in modo diverso...

Cenerentola sarebbe stata una brava “casalinga disperata”: in quanto tale, nella sua carriera di casalinga, avrebbe imparato che:

1) per pulire bene i pavimenti basta un prodotto e tutta la casa è pulita (anche con la prova dei calzini bianchi!);
2) per avere stoviglie luccicanti è sufficiente chiamare un ex del Grande Fratello;
3) liberarsi della matrigna e delle sorellastre è facile. E’ sufficiente ad esempio: 1) mettere veleno nel loro caffé; 2) ammazzarle e seppellirle in un baule nel giardino di casa.

Unica precauzione: fare attenzione a non farsi pungere da una zanzara nel momento di compiere il delitto, per evitare poi di avere tra i piedi quelli di C.S.I, RIS, N.C.I.S, che nella vita non altro niente di meglio da fare che prelevare il sangue dalle zanzare per ricavare i DNA degli assassini (altro che l’ispettore Colombo e Derrick!).

Prima conclusione: Cenerentola non avrebbe avuto problemi ad andare al ballo!
Per quanto poi riguarda il vestito, Cenerentola avrebbe fatto tutto da sé (chi crede più nelle fatine??? ).

Arrivata al castello non con una scomoda carrozza (che, non essendo Euro 4, non poteva neanche circolare in città…) ma su una fiammante limousine guidata dal vecchio e fidato Ambrogio, che le avrebbe offerto anche qualche cioccolatino lungo il tragitto, Cenerentola avrebbe scoperto che
il principe:

1) stava già ballando con un’altra, una certa Milly;
2) aveva rinunciato al titolo di “Principe della Real Casa”, in cambio di “Principe dei sottoaceti” per onorare un contratto televisivo miliardario;
3) non parlava neanche la sua lingua.

Seconda conclusione: Cenerentola avrebbe abbandonato il castello senza principe, senza perdere la scarpetta, ecc.

Come andrà a finire? Il seguito nella prossima puntata di “Cenerentola, casalinga disperata”.

lunedì 19 gennaio 2009

Caro Prof., sulla filosofia avevamo ragione noi!

Questa mattina mi è capitato tra le mani un polveroso volume di storia della filosofia.
Ricordo ancora la prima lezione di filosofia al liceo e la domanda del prof: “Secondo voi che cosa è la filosofia?”. La risposta unanime fu: “Quella scienza/materia che cerca di rispondere alle domande dell’uomo”. Ricordo bene che il prof. (il suo sguardo parlava chiaro…) aveva ritenuto la nostra risposta un po’ “banale”.

Eppure, ancora oggi, mi sembra che non ci sia risposta migliore di quella: che cosa è la filosofia se non un continuo, a volte faticoso, dialogare (come ci ha insegnato Socrate) sull’uomo, sulla natura, sull’”essere”?

Talvolta penso che uno dei principali problemi della nostra società sia proprio questo: l’incapacità di soffermarsi a pensare, di confrontarsi con gli altri, di dialogare (laddove per “dialogo” intendo la capacità di mettere in discussione anche quelle che ci sembrano “certezze”, nel tentativo di arrivare ad una sintesi che ci consenta di avvicinarci il più possibile ad una parvenza di “verità”).

In uno dei libri più belli che abbia mai letto (“La democrazia e i suoi critici”), il politologo statunitense Robert A. Dahl - sulla scia degli insegnamenti di Socrate - si affida proprio al dialogo per esporre le sue teorie. Nel libro, estremamente affascinante e coinvolgente, l’autore crea una serie di personaggi, assegna a ciascuno di essi un ruolo (l’aristocratico, il democratico, ecc.) e li fa parlare: dal dialogo tra questi personaggi il lettore comprende le varie dottrine politiche in campo, le loro basi filosofiche, i relativi problemi e le risposte che ciascuna di esse dà all’uomo.

Peccato, dunque, che la filosofia sia solo materia di studio a scuola: ogni età della vita esprime nuovi dubbi che varrebbe la pena affrontare con gli strumenti che i filosofi ci hanno trasmesso e la cui rilevanza, purtroppo, non è facile comprendere quando si hanno solo 17 anni.

sabato 17 gennaio 2009

Le gite de "Ilportapenne". Puntata n.1: le Langhe (autrice: Rob)

Per chi ama mangiare e bere bene, alcuni suggerimenti per una gita fuori porta nelle Langhe, alla scoperta dei vini e dei paesaggi del basso Piemonte.

Si comincia con un aperitivo presso la cantina Rizzi di Treiso (Via Rizzi 15, visita prenotabile al numero 0173.638161), collocata su un poggio panoramico da cui si gode la vista dei più prestigiosi cru del Nebbiolo da Barbaresco. Si sale poi nel paese di Barbaresco, per un pranzo stellato Michelin dal giovane chef Andrea Marino, proprietario del ristorante Antinè (Tel. 0173.635294 ) nella centrale Via Torino 16.

Per il dopopasto, niente di meglio che una passeggiata fino alla torre medievale, dalla cui balconata si abbraccia con lo sguardo l'arco alpino e il sottostante territorio da Asti ad Alba. Pomeriggio dedicato alla Langa del Barolo, a cominciare dalla visita agli storici tenimenti di Fontanafredda a Serralunga (Via Alba 15, Tel. 0173 626111 per prenotare la visita), già possedimento del figlio naturale del Re Vittorio Emanuele II e di Rosa Vercellana, la bela Rusin.

Si prosegue poi per il paese di Barolo, alla scoperta delle antiche cantine Marchesi di Barolo (Via Roma 1, per prenotazioni Tel.0173 564491 oppure 564419) ), dove potrete ammirare le botti ottocentesche appartenute alla marchesa Giulia Colbert Falletti.

Infine, un saluto al paesaggio langarolo dal belvedere mozzafiato di La Morra, dove il monumento al vignaiolo vi racconterà più di mille parole la fatica e l'orgoglio di un mestiere millenario.
Buon viaggio e alla salute!

venerdì 16 gennaio 2009

Tra moglie e marito

- Caro, esci stasera?
- No, resto a casa
- Ma non c’è la cena con i tuoi colleghi?
- Sì, ma preferisco stare con voi
- Ma vai sempre alle cene con i tuoi colleghi!
- Sì, infatti, troppo tempo dedicato al lavoro, troppo poco alla casa e alla famiglia...A proposito, possiamo anticipare un po’ la cena?…Sai, c’è la partita in tv e ho invitato qualche amico

Uomini e donne vengono da pianeti diversi? Sì, secondo i nostri lettori

Grazie ai lettori (7) che hanno partecipato al nostro ultimo sondaggio ("Uomini e donne vengono da pianeti diversi?")!

Ecco i risultati: il 57% pensa che l'affermazione sia "vera", il 43% che sia "abbastanza vera". E' interessante notare che le prime risposte tendevano decisamente al "vero", mentre, andando avanti, la situazione si è un po' equilibrata con una ripresa dell'"abbastanza vero" (forse anche per influenza di quanto scritto nel relativo post di approfondimento?).

Purtroppo il post http://ilportapenne.blogspot.com/2008/12/uomini-e-donne-vengono-da-pianeti.html non ha avuto un numero significativo di commenti, ma la partecipazione al sondaggio ci conferma che comunque si tratta di un tema interessante.

Potremmo dunque portare avanti il tema, ma in mancanza di spunti significativi di riflessione pensiamo che si potrebbe facilmente degenerare nella banalità e nei luoghi comuni.

Preferiamo quindi attendere di leggere documenti che ci inducano a qualche altra (interessante) riflessione sul tema.
Nel frattempo grazie ancora per la partecipazione!

Chi indovina la parola? Puntata n.14

La soluzione dell'ultimo post era proprio CARICA (orologio a carica, suonare la carica di cavalleria, una carica dello Stato - es: il Presidente della Camera - la conservazione della carica elettrica in fisica). Non nominiamo il nome del vincitore perché tanto ormai è noto...

Ecco il nuovo set di parole:

CHIESA
DOLCE
SESTA
MATTA

Chi indovina per primo?

giovedì 15 gennaio 2009

Crisi? Chi l'ha vista?

Una mela mordicchiata (Apple), “Please buy” (al posto di “Best Buy”, famosa catena di elettronica di consumo statunitense), un cavallino rampante che si trasforma in somarello (Ferrari), “Disconnecting people” al posto di “Connecting people” (lo slogan di Nokia)…così potrebbero apparire alla fine della crisi alcuni dei loghi più noti ai consumatori. La mail che oggi mi ha inviato Max fa sorridere…ma certo si tratta di un sorriso amaro.

Sul“Guardian” (http://www.guardian.co.uk/business/2009/jan/13/recession-retail)
leggo che da Natale ad oggi in Gran Bretagna circa 39.000 posti di lavoro sono scomparsi…e il peggio deve ancora venire. Molti i “tagli” nel settore bancario-finanziario, ma non solo. E se questo settore, per comprensibili motivi, al consumatore medio non sta molto simpatico, che dire dei negozi ai quali ci si affeziona, nei quali si entra, a volte per comprare, a volte semplicemente per osservare quello che si vorrebbe comprare o ancora solo per ripararsi dalla pioggia battente?

La notizia della chiusura della catena inglese Woolworths
(vecchia di oltre 100 anni, che vendeva un po’ di tutto, dai piatti ai vestiti, dal materiale di cancelleria agli strumenti per il giardinaggio, 27.000 persone rimaste a casa) mi ha colpito molto: per noi studenti Erasmus era una meta consueta per gli acquisti, ed ancor più, ovviamente, per gli inglesi che con tenerezza lo chiamavano Woolies.

Woolies ha chiuso, i pub a Londra continuano a chiudere: lo champagne è in svendita, come mi confermano amici che vivono nella capitale inglese.

Da noi invece tutto bene: la nuova Alitalia è decollata, è iniziata la nona edizione del Grande Fratello, Corona e la Belen si amano davvero (come ci ha informati ieri il TG2!)…fiuu, possiamo tirare un sospiro di sollievo!

mercoledì 14 gennaio 2009

Lettera - amara - a Babbo Natale (da Lisa)

Caro Babbo Natale,

pochi giorni fa una donna su una sedia a rotelle, aggredita da alcuni malviventi, è morta dallo spavento(http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo438176.shtml).
L’hanno inseguita con le moto, lei ha cercato di ripararsi in un cortile, l’hanno picchiata e derubata della pensione di invalidità.
Quello che ti chiedo è di mettere un limite alla barbarie umana, in modo che si possa dire: “Ok, abbiamo toccato il fondo, più giù di così non si può andare!”

Perché per ora si continua a scendere sempre di più…

martedì 13 gennaio 2009

Chi indovina la parola? Puntata n.13

L'ultima parola misteriosa era, come suggerito da Rob, PUNTO (punto a capo, essere ad un punto morto, punto croce, punto fermo). La redazione de "Ilportapenne" sta valutando la possibilità, come proposto da un nostro lettore, di vietare a Rob di rispondere prima che siano passati 10 giorni dalla scrittura del post.

In attesa di prendere una decisione, ecco il nuovo set di parole (Rob, per ora puoi partecipare...):

OROLOGIO
STATO
CONSERVAZIONE
SUONARE

Chi indovina per primo?

The Italian Job: storie di ordinaria follia lavorativa "made in Italy"

-Hai letto l’ultima mail del capo?
-No, che dice?
-Visti i tempi che corrono dobbiamo risparmiare. Bisogna risparmiare su tutto: viaggi, telefonate, pranzi con i clienti, ecc.
-Cavolo, quindi d’ora in poi non potrò più chiamare la mia ex e gli amici sul cellulare aziendale?
-No, beh, puoi sempre dire che si trattava di chiamate ai clienti
-Ah, bene
-E per i pranzi con i clienti? Che faccio, li porto al Mc Donald?
-No, quelli sono giustificati…mica si può fare brutta figura con il cliente e passare per pezzenti
-Ah, bene
- E per le trasferte? Dovrò viaggiare sugli interregionali al posto degli Eurostar?
-No, quelli sono giustificati…il tempo è denaro
-E per i viaggi e gli alberghi per partecipare alle convention dei clienti? Che faccio, dico ai clienti che non ci posso più andare?
-No, quelli sono giustificati. Sono spese per le “public relations”
-E la macchina? Che faccio, non potrò più andare in montagna con la macchina aziendale e mettere la benzina nella nota spese?
-No, è giustificato…”Mens sana in corpore sano”
-Ah, per fortuna. Prendi un caffè?
-La macchinetta del caffè l’hanno portata via oggi…costava troppo

Bravi, ragazzi!

Se avete un po' di tempo, leggete questa lettera, scritta al Presidente della Repubblica da alcuni liceali dopo una visita al Senato: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scuola/grubrica.asp?ID_blog=60&ID_articolo=882&ID_sezione=255&sezione= .
Io la trovo tenera e sincera. Speriamo che questa parte della nuova generazione si mantenga così!

Qui diamo i numeri...

Pausa caffé, in una qualunque società di consulenza/analisi di mercato...

-Ci hai mai pensato? Noi siamo come la Pizia
-La Pizia?
-Sì, ricordi, quella che a Delfi, seduta sopra un pentolone bollente dava gli oracoli alla gente che veniva a chiederle aiuto? Per noi è lo stesso, i clienti ci chiedono previsioni di mercato fino al 2020…se non siamo "Pizie" noi…
-Eh già, ma lei come faceva?
-Dicono che usasse dei fumi particolari, probabilmente era la droga del tempo…e poi diceva cose molto vaghe e quindi ognuno le interpretava come voleva…
-Copiona!

lunedì 12 gennaio 2009

Cara azienda ti scrivo...ma tu, per favore, rispondi!

Tra le cose che più mi irritano del modo di comportarsi "nostrano" (leggi: italiano) vi è la cronica avversione per la risposta...

Funziona così: il giovane di belle speranze, appena laureato (ma a volte succede anche a quelli con esperienza) invia il proprio C.V spontaneamente o in risposta ad un annuncio di lavoro. Che cosa ne ricava il 99% delle volte?...Nulla! Neanche una frase di circostanza del tipo: "Grazie per averci inviato il suo C.V", oppure un "Ci dispiace ma purtroppo non è stato selezionato".

Troppo impegnati direte voi? Macché è solo questione di maleducazione. All'estero (e parlo per esperienza!) la risposta arriva (e spesso non è solo "di circostanza").

Dunque, cara azienda, tu che hai deciso di adottare l'altisonante espressione "risorse umane" per designare il tuo ufficio personale, ricorda che questo termine indica (vd. Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Risorse_umane ) che "le spese per lo sviluppo di tali risorse devono essere considerate investimenti": in quest'ottica, 30 secondi di buona educazione (il tempo di una mail di risposta "preconfezionata") sono 30 secondi bene investiti!

domenica 11 gennaio 2009

Consigli gastronomici di viaggio

Sempre a proposito di Roma http://ilportapenne.blogspot.com/2009/01/i-viaggi-de-ilportapenne-quarta-tappa.html qualche consiglio per chi cercasse un buon posto per mangiare:

Da Sergio (trattoria), vicolo delle Grotte, 27 (zona Campo de' Fiori). Tipica cucina romana, ambiente molto informale. Ottimi ed abbondanti i primi (raccomando la carbonara e la amatriciana): ottimi anche i contorni (da provare i carciofi!). Prezzo (gennaio 2009): 2 primi, due contorni, acqua: circa €30

Nerone (pizzeria), v. del Moro, 43 (zona Trastevere). Ottime le pizze, servizio molto buono. Prezzi nella norma.

Chi indovina la parola? Puntata n.12

La parola misteriosa dell'ultimo post era proprio QUARTO, brava Rob! (Quarto di finale, quarto mondo, quarto Stato - il celebre dipinto di Pellizza da Volpedo - e quarto potere (riferito al potere dei media, ma anche il titolo di un celebre fim degli anni '40).

Ecco il nuovo set di parole:

CAPO
FERMO
MORTO
CROCE

Chi indovina per primo?

Internet: ma quanto male fa?

"Bocciati in Internet? Ottima notizia", questo il titolo di un articolo di Stefano Lorenzetto su "Il Giornale" di oggi (versione integrale online: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=319999) che commenta positivamente alcune statistiche sul calo della penetrazione di Internet nelle famiglie italiane (in controtendenza rispetto agli altri principali paesi europei).
Ecco alcune delle considerazioni che l'autore fa a supporto della sua tesi:

1) i ragazzi di oggi passano ore imbambolati di fronte al Pc a parlare di nulla con persone che non vedranno mai, perdendo il contatto con la realtà

2) Facebook si è rivelato uno strumento molto pericoloso (vedi l'ultimo caso degli infermieri che a Torino hanno filmato i pazienti e postato il video su Facebook)

3) Molti impiegati si trastullano con Internet in ufficio, con impatti negativi sulla produttività

4) Nessuno controlla i contenuti...sulla rete si trova di tutto, si può dire di tutto, la rete è incontrollabile...siamo di fronte ad una sorta di "dittatura della libertà".

Diversi sono gli argomenti che si potrebbero utilizzare per confutare queste tesi, ma mi limito ad uno solo: l'utilizzo consapevole del mezzo.

Secondo me, l'errore di fondo di queste argomentazioni consiste nel pensare che il problema risieda nel mezzo, nella tecnologia. Io penso che stia invece nella testa delle persone che usano la tecnologia. E' vero, le nuove tecnologie sollevano nuovi interrogativi su come ci rapportiamo con gli altri: la risposta però non penso sia nel "mettere i lucchetti ad Internet", come suggerisce l'autore, ma nell'educare le persone, sin da piccole, ai nuovi media, aiutarle a distinguere tra reale e virtuale e a mantenere quel senso critico, quella capacità di ragionare e discernere che è - o almeno dovrebbe essere - caratteristica imprescindibile dell'essere umano (e che, per la cronaca, si dovrebbe esercitare nei confronti di TUTTI i media: giornali, televisione, cinema, radio, ecc.)

sabato 10 gennaio 2009

Caro Babbo Natale...

Caro Babbo Natale, ora che sei un po' meno impegnato, spero avrai il tempo di leggere questa mia letterina. Per il nuovo anno ti prego:

1) Fa' che Berlusconi non faccia cu-cu a nessun personaggio politico straniero (e tantomeno le corna nelle foto ufficiali, come accaduto in passato nella foto con tutti i capi di Stato)...Noi italiani abbiamo già la fama di gente poco seria: non abbiamo bisogno di ulteriori prove che avvalorino tale tesi, grazie

2) Fa' che i mezzi pubblici migliorino, ma se neanche tu puoi fare miracoli, allora almeno condanna i politici a muoversi soltanto con mezzi pubblici per almeno un anno (e se uno di loro si sentisse male mentre è a bordo, vieta all'autista di usare la sirena di emergenza...non si sa mai, potrebbe essere una scusa per arrivare puntuale a qualche trasmissione televisiva!)

3) Fa' traslocare i parlamentari: non più le belle aule del Parlamento ma le squallide aule della maggior parte delle università pubbliche italiane, con sedie e banchi rotti e con soffitti cadenti... Vedrai, i lavori parlamentari subiranno una decisiva accelerazione!

4) Regala a Vespa e colleghi un biglietto di sola andata per qualche isola del Pacifico dalla quale non possano comunicare ed inviare alcun tipo di messaggio, almeno per un anno (neanche in bottiglia...!)

5) Butta via la chiave della casa del Grande Fratello per almeno un anno

6) Vieta alle aziende di realizzare menù telefonici automatici con più di 3 opzioni, diverse dalle seguenti: "Se hai una lamentela da fare in merito ai nostri servizi premi 1, se hai suggerimenti per migliorare i nostri servizi premi 2, se vuoi complimentarti per la qualità dei nostri servizi premi 3")...e rigorosamente in questo ordine!

7) Vieta l'utilizzo dell'espressione del call center "Come posso esserle utile?"...tanto nessuno ci crede più!

8) Fa' che Emanuele Filiberto vinca al Superenalotto...in questo modo non sarà costretto a fare la pubblicità per i sottoaceti e a partecipare alle trasmissioni televisive perché "la vita è dura e con due figli bisogna lavorare" (a proposito, se uno non ha figli può vivere di rendita?)

9) Fa' che nelle stazioni ferroviarie le seguenti frasi "il treno è in ritardo per...smarrimento del materiale rotabile, per eccezionale afflusso di passeggeri, per avverse condizioni atmosferiche e per cause indipendenti dalle Ferrovie dello Stato" siano abolite...talvolta, rimanere nell'ignoranza fa meno male (al fegato)

Grazie e, già che ci sei, salutami la Befana (e dille che si metta il cuore in pace perché d'ora in poi dovrà lavorare più a lungo prima di poter andare in pensione...per inciso, quindi tu, caro Babbo Natale, faresti bene a cercare in fretta una nuova badante!)

Chi indovina la parola? Puntata n.11

Brava Rob! La parola era proprio TEMPO (il tempo è denaro, la macchina del tempo, battere il tempo, un tempo da cani).

Ecco il nuovo set di parole:

FINALE

POTERE
STATO
MONDO

Chi indovina per primo?

Chi indovina la parola? Puntata n.10

Nessuno ha indovinato la parola misteriosa dell'ultimo post http://ilportapenne.blogspot.com/2008/12/chi-indovina-la-parola-puntata-n9.html
La soluzione era INTENZIONI (fare un processo alle intenzioni, avere intenzioni serie, leggere le intenzioni durante le messe, indagare le intenzioni di acquisto o di voto, ad esempio tramite un sondaggio).

Ecco il nuovo set di parole:

MACCHINA
CANI
DENARO
BATTERE

Chi indovina per primo?

venerdì 9 gennaio 2009

A proposito di incentivi...

Mentre sono in vacanza (sarà un caso?) il mio operatore telefonico mi comunica che entro 72 ore mi attiverà (a pagamento) una opzione X. Dal momento che la cosa non mi interessa compongo il numero indicato nell'SMS per chiedere che il servizio non venga attivato. Finalmente (dopo essermi ascoltata un numero imprecisato di combinazioni di "Parole, messaggi" "Messaggi verso tutti", "1000 messaggi al giorno" "Christmas voce e messaggi" e così via, che hanno già seriamente compromesso le mie capacità cerebrali) seleziono la dodicesima voce del menù automatico: "Siamo spiacenti, l'opzione X non risulta attivata sul suo telefono". OK, ma se io voglio disattivarla prima che voi l'attiviate (facendomi pagare diversi euro)?

E così eccomi costretta a telefonare al vecchio call center. Prego che sia la mia giornata buona. Risponde l'operatore X: il tono è molto gentile (fregatura in arrivo?)... gli spiego il problema e, prima ancora che finisca, mi dice: "Non si preoccupi, provvedo subito a disattivare l'opzione e a restituirle i soldi".

Ohibò, questa efficienza mi sbalordisce...Ma ecco la spiegazione: "Guardi, domani dovrebbe ricevere una chiamata volta a valutare la qualità del nostro customer care...la prego di voler rispondere, sa è importante...e, si ricordi, il mio nome è X". Caro vecchio incentivo...!

Suggestioni d'inverno 2

Bello il post di Beth del 28 dicembre http://ilportapenne.blogspot.com/2008/12/sussurri-dinverno.html !Sarà che a Torino siamo ancora alle prese con la neve, ma questo inverno sembra un po' più "invernale" degli altri.

Grandioso, scuole chiuse! Buffo però, aperte il 7 gennaio, quando fioccava e servivano slitta e renne, soprattutto per chi, come me, si avventurava in campagna alle ore 6 e 40 del mattino, chiuse 8 e 9, per...pioggia! Gli studenti, lungimiranti, non sono venuti neanche il 7! Avranno pensato "Ma quale idiota si mette in strada con queste condizioni?" Eccoci!

Però, bello starsene a casina calda a guardare la gatta che fa "ron ron" sul cuscino sopra il termosifone! Ogni tanto guarda fuori dalla finestra il paesaggio innevato e io mi unisco a lei. Ed ecco un'altra bella immagine! Una mamma con due bambini, uno grande e uno piccolissimo. Freddo gelido, pioggia battente ma, si sa, con i figli una non può sempre decidere se uscire o stare in casa come più le aggrada. Scommetto che è andata dal pediatra o in farmacia! La mamma cerca di proteggere tutti con l'ombrello, correndo e gestendo come può passeggino e figlio grande. Guardandoli bene...ma...si stanno divertendo...ridono tutti a crepapelle!
Secondo me nessuno di loro ha freddo!

lunedì 5 gennaio 2009

I viaggi de "Ilportapenne": quarta tappa, Roma (aggiornato con video)

Iniziamo questo nuovo anno (auguri!!!) con una nuova tappa dei viaggi de "Ilportapenne". Questa volta la strada ci ha portati proprio là dove portano tutte le strade, a Roma...

E' difficile parlare di Roma: troppo bella, bella da togliere il respiro. E allora, forse, l'unico modo è quello di soffermarsi su alcuni degli aspetti che ci hanno colpiti maggiormente durante questa ennesima visita nella capitale (e per chi ha 2 minuti in più alla fine ho allegato anche un video):

Campo de' Fiori e le sue bancarelle colorate dove si vendono frutta e verdura, ma anche pasta, pentolame, oggetti di vestiario, il tutto sotto l'occhio severo di Giordano Bruno che in questa piazza venne bruciato per ordine dell'Inquisizione romana il 17 febbraio 1600 (con la bocca serrata da una morsa, per evitare che potesse, anche in punto di morte, esprimere le sue idee...)

Via del Portico D'Ottavia (ghetto ebraico). Qui, su un muro, una lapide ricorda il rastrellamento degli ebrei del 16 ottobre 1943 (oltre 1000 ebrei, di cui circa 200 bambini, deportati ad Auschwitz. Meno di 20 i sopravvissuti). Il sole, splendido, avvolge i resti delle colonne romane del Portico. Eppure non riesco a togliermi dalla testa il rumore dei camion che si fermano in questo slargo e i passi dei soldati tedeschi

I rostri all'interno del Foro romano: pensare che da questa tribuna parlavano gli oratori, e, tra questi, un certo Marco Tullio Cicerone (proprio lui!) mi rende il "vecchio" Cicero più simpatico e, in fondo, più reale. A non molta distanza, nell´Area Sacra di Largo Argentina, i gatti si aggirano tra alcune rovine: tra queste vi è il luogo nel quale, alle idi di marzo del 44 a.C venne assassinato un certo Giulio Cesare...ed è così che la storia poco alla volta esce dai libri e prende vita...

Roma, Roma...bella da togliere il fiato