venerdì 27 febbraio 2009

Quel sottile filo logico...

Qual è il collegamento tra "barattolo", "gomitolo" e "portapenne"? (vd.http://ilportapenne.blogspot.com/2009/02/tra-padre-e-figlia.html).
Rob ha suggerito "contenitore"...la redazione sottoporrà questa interpretazione alla mente che ha generato questi arditi accostamenti...

Nel frattempo, in attesa di conoscere il suo responso, a grande richiesta riportiamo la soluzione dell'ultimo post "Chi indovina la parola"
http://ilportapenne.blogspot.com/2009/02/chi-indovina-la-parola-puntata-n19.html

La soluzione era DIRITTO (tiro di diritto - ad es. nel tennis - diritto di nascita, diritto pubblico, diritto di parola).

La redazione sta pensando ad un nuovo set di parole...nel frattempo, da tutti noi i più cari auguri di buon compleanno alla più fedele lettrice della sezione "gioco" de "Ilportapenne": tanti auguri Rob!

giovedì 26 febbraio 2009

Tra padre e figlia

Al telefono...

-Ah parlando d'altro...di' un po'...com'è...dov'è quella cosa che scrivi?
-Eh?....
-Ma sì...il borotalco...!
-Eh?.....
-Ma sì...il gomitolo...!
-Eh?...
-Ma sì quella cosa su Internet sulla quale scrivi...come si chiama...?
-"Ilportapenne?"
-...Ah sì, ecco...

Ok, scrivere su un blog non è come scrivere un romanzo o un'opera teatrale...ma quando il dialogo citato avviene con il proprio padre, l'orgoglio del figlio/figlia può uscirne davvero compromesso...

mercoledì 25 febbraio 2009

Carnevale e civiltà

Sabato 14 febbraio, anziché festeggiare San Valentino, io e la mia dolce metà abbiamo deciso di viaggiare fino a Nizza, dove imperversava il carvevale.

La sfilata serale dei carri è stata meravigliosa: persone di diverse nazionalità festeggiavano insieme "Le roi des mascarades". Niente schiuma, solo stelle filanti e coriandoli, niente rischi, bambini che correvano in giro da soli alle dieci di sera, che facevano piccoli scherzi innocenti ai passanti, che ridevano contenti anche se di fronte a perfetti sconosciuti che a loro volta accettavano di essere spruzzati di coriandoli di buon grado.


Finita la sfilata, una squadra di netturbini, composta da almeno una ventina di mezzi e una cinquantina di persone, ha iniziato a ripulire con la massima efficienza la promenade des Anglais (il lungomare di Nizza) e il corso principale. A mezzanotte era tutto perfettamente pulito e pronto per il giorno successivo. E sì, perchè a Nizza si festeggia il carnevale per due settimane consecutive e, ogni giorno, c'è almeno una parata (diurna o notturna).


Ogni giorno le squadre di netturbini ripuliscono l'intera area per predisporla alla sfilata successiva.

Aggiungo un dettaglio: erano presenti almeno 10 auto della polizia e una cinquantina di poliziotti. Non hanno avuto nessuna parte attiva nella parata, stazionavano tranquilli sulla passeggiata per garantire l'ordine pubblico, ma la loro presenza è stata superflua. Tutto si è svolto con molto ordine, civiltà, gioia e condivisione.

Inutile sottolineare che la spiaggia (assolutamente pubblica) è sempre stata perfettamente in ordine e pulitissima: a Nizza non vige alcun divieto di mangiare in spiaggia, ma non ci sono rifiuti. I cestini sono sulla passeggiata, mai in spiaggia, ma nessuno si sogna di lasciare rifiuti e spazzatura in un luogo che è comune e di proprietà di tutti. In spiaggia non abbiamo trovato un solo coriandolo, e la sfilata è passata a pochi passi da essa.


La domenica mattina passeggiavo con un croissant in mano (e in bocca!), dopo aver visitato il mercato quotidiano di frutta e fiori, ed ho iniziato a pensare al nostro Carnevale e più in generale all'Italia.

Ho ricordato le mie esperienze a Milano durante il carnevale: ci sono stata poche volte, sempre rigorosamente in compagnia di qualcuno (da sola troppo pericoloso). Lamette, schiuma da barba, uova marce...certo, qualche maschera e tanti coriandoli, ma non ho un ricordo positivo. Nessuna sicurezza e solo la certezza di tornare a casa quanto meno completamente schiumata, se non in uno stato peggiore.
E dopo? Coriandoli per strada per giorni, vetrine schiumate, se non in alcuni casi danneggiate seriamente...Il tutto (fortunatamente?) solo per una serata.

Nizza è a pochi chilometri dall'Italia, eppure i nostri vicini di casa si dimostrano ancora una volta "più" di noi. Più cosa? Più puliti, più ordinati, più sicuri, più cordiali (sì, anche cordiali, benché fossimo italiani e loro francesi), più sereni, più ospitali....mi passate il termine "più sociali"?

Più sociali nel senso che il bene comune è un bene di tutti, e quindi rispettato e tutelato.

Un'ultima nota: stranieri a Nizza? Un sacco. E non erano solo turisti.

Francesci, algerini, cinesi, tutti abitanti di Nizza che festeggiavano il carnevale insieme ai turisti e come gli altri, se trovavano per terra una bottiglia, la raccoglievano e la buttavano nel cestino dei rifiuti.

martedì 24 febbraio 2009

Cose da maschi: la prova "P"

Tra le tante attività quotidiane che scandiscono la vita familiare, ve n'è una che mette a dura prova anche il maschio più maschio: la prova "P".

La scena si svolge così: pargolo sul fasciatoio. Il maschio adulto, a distanza di sicurezza, protende le braccia e lentamente, con la stessa perizia ed attenzione che esercitava con "L'allegro chirurgo", allenta le linguette adesive: non appena scorge il prodotto, inorridito, distoglie lo sguardo. Quindi, con slancio e forza pari a quella del sollevatore di pesi, imbraccia il pargolo (che in fondo pesa solo pochi kg) e lo deposita nel lavabo (anche se la parte interessata non richiederebbe un'immersione completa tipo "fonte battesimale").

Al termine del lavaggio l'attenzione va all'oggetto "P" che ancora si trova accanto al fasciatoio. Avendo cura che la distanza tra l'oggetto "P" ed il suo corpo non sia mai inferiore a 70 cm, con la punta delle dita il suddetto maschio, con la medesima cura con la quale maneggerebbe un'arma NBC (nucleare, batteriologica, chimica), parte con scatto felino alla volta del balcone. Il sorriso torna sulle sue labbra soltanto quando l'oggetto "P" è stato depositato al sicuro nel luogo preposto.

Poco importa se nel frattempo il pargolo è rimasto incustodito sul fasciatoio o se durante la corsa, con il pargolo in braccio, il maschio ha rischiato di inciampare o di "stamparsi" contro la tapparella mezza alzata del balcone.

Posta di fronte alla medesima prova, la femmina di turno gestisce il tutto in modo molto più efficiente...ma, ne conveniamo, molto meno divertente...

domenica 22 febbraio 2009

Ma Brunetta lo saprà?

Da diversi anni si parla di informatizzazione della pubblica amministrazione e di maggiore utilizzo dei servizi Internet nei rapporti con i cittadini.
La settimana scorsa c'era in programma la visita al Commissariato di Polizia per il rinnovo del passaporto e per la richiesta della carta bianca per il pargolo.

Prima di andare consulto il sito della Polizia di Stato sul quale trovo informazioni e moduli da scaricare. Impressionata da tale efficienza scarico diligentemente i moduli, compresa la nota dell'Agenzia delle Entrate che comunica che dal settembre 2007 "le marche da bollo tradizionali vanno in soffitta... sostituite definitivamente dai contrassegni emessi in via telematica" (vanno in soffitta??? La prof. del liceo mi avrebbe "mandata a stendere" se avessi usato un linguaggio del genere in un documento formale...). Dunque addio alle marche da bollo del tabaccaio da "leccare" ed appiccicare sul passaporto...Peccato che non si capisca come e dove si ottenga questo fatidico contrassegno...ma senza dubbio al Commissariato ce lo diranno...

Armati di cartellina con tutti i documenti diligentemente scaricati ci avviamo al Commissariato. Entrati in una saletta di attesa triste e sporca cerchiamo la rotella con i numeri per capire quando sarà il nostro turno...ma la rotella non c'è. Qui è come dal medico, si deve chiedere: "Scusate, chi è l'ultimo?"...(Evidentemente il rischio di essere arrestati per rissa è un efficace deterrente per i "saltatori della fila"...al supermercato, la medesima situazione, in mancanza della rotella, determinerebbe senza dubbio spargimenti di sangue...).

L'agente dietro il vetro ci consegna dei moduli (completamente diversi da quelli in nostro possesso) e a mano, con un pennarello blu, cancella alcune voci (ma i moduli non dovrebbero essere "integri"?...boh).

Poco dopo accediamo all'ufficio preposto:
-"All'ingresso vi hanno dato i moduli per il rinnovo?"...
-"Sì, ma..."..
-"Ecco, l'importante è che NON usiate quelli scaricati da Internet.."
-"Ma veramente - e mostro i moduli in mio possesso - questi sono stati scaricati dal VOSTRO sito, dal sito della Polizia..."
-"Ah, quel sito...sa.. è fatto da civili...non ne parliamo"...
-.....(io invece ne vorrei parlare...)
-"Scusi, ma qui nel modulo si parla di marca da bollo...ma sul sito c'è scritto che non si usano più, ecco, ho stampato anche il documento..."
- "Balle...si usano, si usano..."
-"E per la carta bianca per il bambino...avevo scaricato questo modulo..."
- "No, no, il modulo è questo..." (ovviamente, completamente diverso...)

Nelle statistiche sull'informatizzazione della pubblica amministrazione senza dubbio i miei moduli "falsi" rientrano nei servizi online per i cittadini e come tali fanno "numero" per dire che le cose sono migliorate. Mi chiedo: ma secondo voi, Brunetta lo saprà?...Qualcuno dovrebbe dirglielo prima che si perda anche lui in soffitta alla ricerca del fatidico contrassegno telematico...

venerdì 20 febbraio 2009

Ma la questione è più seria

Ci risiamo...Qualche giorno fa i giornali scandalizzati facevano notare come, nella serata nella quale morì la povera Eluana Englaro, il Grande Fratello totalizzava circa 8 milioni di telespettatori (un'audience record per la trasmissione), contro i circa 4,3 milioni dello speciale di "Porta a Porta" dedicato all'evento. E giù grida d'allarme e commenti sulla "tv spazzatura", ecc.

Sul giornale di oggi invece il confronto è tra la puntata di Ballarò (che aveva come tema le dimissioni di Veltroni) e Sanremo (e qui il risultato è stato "quattro gatti", per usare il termine usato dal quotidiano "Italia Oggi", contro 14 milioni).

Perché li cito insieme? Perché in entrambi i casi viene suggerito il confronto tra "tema impegnato" da un lato e "svago" dall'altro. Personalmente non penso che la questione si possa risolvere così facilmente.

Nel primo caso, non sarà forse anche che la gente era stufa della spettacolarizzazione e delle speculazioni che hanno accompagnato, sui media, questa triste vicenda? Non si sono dubbi sul fatto che la vicenda abbia interessato e toccato profondamente la coscienza di moltissime persone: era sufficiente leggere i tanti, tantissimi commenti online per capirlo (e sono sicura che i siti del Corriere della Sera e di Repubblica da tempo non registravano un numero così elevato di commenti...). Alcune persone avranno semplicemente spento la televisione ed utilizzato Internet per esprimere i propri pensieri...altri avranno cambiato canale...e magari, perché no, avranno guardato il "Grande Fratello", in cerca di puro svago...

Per quanto riguarda il secondo confronto, anche questo mi sembra mal posto: non sarà che semplicemente molti italiani sono stufi di questa politica, dei dibattiti sterili ed urlati nelle cosiddette trasmissioni "impegnate"?

Ridurre la questione a "colto" vs. "divertimento e svago" mi sembra riduttivo: quello che sta dietro (disaffezione per un certo modo di fare politica, percezione di una distanza crescente tra mondo reale e mondo ritratto nei discorsi dei politici e nei telegiornali) è molto, molto più serio...e la questione non si risolverebbe neanche se, per magia, una trasmissione di "Porta a Porta" o di "Ballarò" riuscisse a totalizzare uno share del 50%...

Ricetta personale anticrisi

Max, che mi aveva suggerito uno spunto per un post sulla crisi economica, rimarrà deluso: senza dubbio aveva in mente qualcosa di diverso. Ma alle 23:57 non mi viene in mente altro. E inoltre è una ricetta nella quale credo fortemente.

Back to basic: torniamo con i piedi per terra...i temi sono sempre quelli (scuola, ambiente, riforma sociale, riforma del lavoro, innovazione, moralità della politica e in politica, res publica, ecc.). Ma cerchiamo di vedere più in là del nostro naso…altrimenti vedremo sempre e solo quello, anche quando la crisi sarà passata

Together is better
: insieme è meglio perché: 1) la società è un corpo…se parte delle sue membra non funzionano o non cooperano, tutto viene compromesso (rilettura libera del buon Menenio Agrippa); 2) più cervelli sono meglio di uno…a condizione che tutti perseguano gli stessi obiettivi (e comunque
non solo quelli “strettamente personali”)

Think before acting
: pensiamo bene prima di agire…e quando siamo sicuri di aver trovato la soluzione rileggiamo i passaggi, come nei problemi di matematica, tanto per essere sicuri di non aver dimenticato niente.

Ogni ulteriore suggerimento e/o commento è benvenuto! (Together is better!)

mercoledì 18 febbraio 2009

Dio salvi le nonne!

Ore 16,30 a spasso con il pargolo. Incontro Mattia (10 anni) con la nonna (>70 anni). Mentre parliamo ecco lo squillo di un cellulare. La nonna prontamente estrae dalla tasca della pelliccia il cellulare e risponde alla chiamata. Io mi rivolgo a Mattia che sta mordicchiando un mars: "Tecnologica tua nonna! Ha anche il cellulare!". E Mattia, scuotendo la testa: "Ma dai...non ha neanche il bluetooth!".

Non ho osato confessare a Mattia che anche il cellulare della sottoscritta, che ha circa 40 anni in meno della nonna, non ha il bluetooth.

Poco più avanti ecco un'altra nonna (ancora una volta >70 anni). Barcolla mentre cerca di trasportare due zaini "Barbie" di dimensioni e peso esagerati. Le due nipotine trotterellano davanti a lei tenendosi per mano: "Nonna, ti dai una mossa....? Così facciamo tardi!"..."Sì, sì arrivo, voi andate avanti".

Per un attimo mi è sembrato di vedere la scena: il pargolo a 7 anni con nonna al seguito che trascina uno zaino delle dimensioni di una valigia, mentre il pargolo corre qua e là "smanettando" con il suo cellulare ...
Atterrita, ho guardato il pargolo, che dal suo passeggino ha ricambiato il mio sguardo con un sorriso. "Nove mesi, ok...c'è ancora qualche speranza..." ho pensato tirando un sospiro di sollievo.

Questione di punti di vista

La scena si svolge più o meno così: lo sguardo agghiacciato della madre segue (sventandoli) i quotidiani tentativi di suicidio sperimentati dal pargolo:

-volo d’angelo dal letto
-sci sull’acqua nel box con avvitamento di braccia e gambe
-Uomo Ragno sulle superfici scricchiolanti dei mobili di legno antico
-tiro alla fune con la tovaglia apparecchiata con coltelli di ogni forma e grandezza
-varie ed eventuali che ora la mamma non ricorda.

Il tutto di fronte allo sguardo condiscendente e un po' compiaciuto di Mister X che benevolmente guarda il pargolo, che proprio assomiglia a lui quando era piccolo…

Una sera i due uomini vengono lasciati soli in salotto…un urlo agghiacciante di Mister X risuona tra le mura domestiche…:"Nooo, il telecomando dello stereo no!!!! Lascialo che ti vado a prendere il tuo”. E con scatto felino si precipita a prendere un telecomando in disuso che prontamente consegna al pargolo.

E la mamma tra sé e sé ringrazia il piccolo pargolo per il sottile piacere che inconsciamente le ha procurato...

lunedì 16 febbraio 2009

Ogni cosa ha il suo nome...a volte anche due. Puntata n.2

Vagando sul sito dell’INPS alla ricerca della modulistica relativa ai contratti di lavoro con i collaboratori domestici, mi sono imbattuta in una curiosa classificazione dell’ISTAT relativa, per l’appunto, ai lavoratori domestici ed assimilati (le voci tra virgolette che seguono sono tutte categorie ISTAT).

C’è la “bambinaia”, che notate bene, è cosa diversa dalla “baby sitter”, c’è la “donna tuttofare” e poi la “lavoratrice domestica” (che è cosa diversa, anche se non so come, dalla “donna di servizio”, dalla “fantesca” e dalla “donna di pulizia” - sì sì, proprio “di”, non “delle”) ed infine, udite udite, ci sono il “guardarobiere domestico” (e chi non ce l’ha?) e il “servitore” (che ovviamente è cosa diversa dal “domestico” e dal “domestico familiare”…forse un retaggio dei servi della gleba?).

Ok, penso che alla fine, nel modulo, mi deciderò per la voce “baby sitter”, anche se “guardarobiere domestico” avrebbe fatto più chic… (Vi immaginate la scena: ai giardinetti con le altre mamme: "Ah, tu hai la baby sitter? Io no, ho il guardarobiere domestico!")

venerdì 13 febbraio 2009

Consigli per la lettura

A chi cercasse una testimonianza sulla realtà dei campi di concentramento consiglio R. Höss, Comandante ad Auschwitz, Einaudi editore (10,20 euro).

Höss, ufficiale delle SS e comandante per oltre tre anni ad Auschwitz, scrisse questa autobiografia in carcere a Cracovia, in attesa di essere giudicato per i suoi crimini (verrà impiccato nel 1947).

Höss è il burocrate che con attenzione e scrupolo esegue gli ordini di Himmler e degli altri gerarchi nazisti: un burocrate che spesso si sofferma a descrivere le difficoltà con le quali deve fare i conti nella gestione quotidiana del campo (sua primaria preoccupazione) e che non sembra aver alcun serio scrupolo morale, alcun dubbio in merito a quello che fa.

Il Rudolf Höss che emerge dall'autobiografia e dagli interrogatori è un uomo comune, non particolarmente malvagio o immorale...una "normalità" che non lo ha preservato dal diventare uno strumento terribile al servizio della criminale ideologia nazista. Proprio questa sua "normalità" rappresenta, secondo me, uno degli aspetti più interessanti del libro.

giovedì 12 febbraio 2009

Consigli per gli acquisti

Oggi mi è capitata tra le mani la brochure di una ditta inglese che commercializza oggetti e capi di vestiario per bambini. Il prodotto è questo:
http://www.bumpto3.com/product.aspx?DISPLAYCAT=search&CAT=Products&PID=HD001&searchKEY=pad&PG=1&ST=0&ASC1=1&ASC2=0
La domanda è: secondo voi di che cosa si tratta? (E' vietato leggere la spiegazione sotto l'immagine del sito!)


Se non lo avete capito ecco la spiegazione: il vostro bambino fa i capricci? Come castigo potete obbligarlo a stare seduto per un certo tempo a riflettere sulle proprie malefatte. Ma se si alza prima del previsto mentre voi siete impegnate in altre faccende, senza possibilità di controllarlo?


Ecco la soluzione: lo mettete sul tappetino pubblicizzato e se si alza prima del tempo: BIIIIIP, suona l'allarme. Il bimbo potrà inoltre capire quanto tempo rimane alla fine del castigo grazie al semaforo elettronico situato sul tappetino.


Grande invenzione! Ne estenderei l'uso agli uffici nei quali imperversano colleghi che, non avendo nulla di meglio da fare, si alzano di continuo e ti vengono a rompere le scatole interrompendo il tuo lavoro (il biiiiiip darebbe il tempo di mettersi in fuga prima del loro arrivo). Ovviamente in questo caso il tempo da settare andrebbe dalle 9 alle 18 (con una pausa tra le 13 e le 14...tanto in quell'ora non vengono mai a disturbare, essendo impegnati in altre funzioni!)

lunedì 9 febbraio 2009

I viaggi de "Ilportapenne". Sesta tappa: New York (con video di 2 minuti)

La Statua della Libertà sembra emergere all'improvviso dalle acque dell'Hudson. Sprigiona qualcosa di impalpabile che ti fa sentire subito proiettato in una nuova dimensione...nel "nuovo mondo, land of opportunities"...così, come l'emigrante dei primi del '900 mi avventuro in questo nuovo mondo.

A Manhattan fiumi di persone si riversano nei marciapiedi, eppure tutto è ordinato. I taxi formano una enorme fila gialla che si sfalda per poi ricomporsi subito. Dall'Empire State Building (dove siamo entrati con lo sconto "Militari": poco importa se non U.S...evidentemente qui il rispetto per la divisa trascende i confini nazionali...) contempliamo il panorama: sta giungendo il tramonto e una luce tenue, calda, abbraccia il grigio dell'inquinamento e del cemento dei grattacieli. Il grigio è dappertutto e si combina con il blu scuro, il mattone ed il marrone in un gioco di colori dai risultati inaspettati.

China Town è un tripudio di insegne colorate: l'attività, frenetica, si arresta soltanto al confine con Little Italy, piccola enclave che sopravvive a fatica all'abbraccio del colosso cinese. Le vetrine dei negozi propongono improbabili magliette con il volto del Duce e statuette religiose di ogni grandezza.

Nel vuoto lasciato dalle Torri Gemelle restano una croce realizzata con alcune travi carbonizzate e la targa con i nomi degli "Heroes of September 11th", cittadini di ogni razza ed età che erano andati al lavoro, un giorno come tanti altri. Le bollette da pagare, il portatile carbonizzato e il pezzo di una fusoliera di uno degli aerei conservati nella teca hanno fermato il tempo ad un martedì che non verrà mai dimenticato.

In battello sull'Hudson di fronte a Manhattan: il buio è calato e avvolge le sagome dei grattacieli illuminate dalle luci tenui degli uffici. Nel Greenwich Village godiamo di un'oasi di pace: nei piccoli giardini tra gli edifici rosso mattone con le piccole scalinate si legge e si parla con gli amici, con i cani al guinzaglio che fanno capolino tra le panchine di legno.

New York: la città nella quale non vorresti dormire mai...

P.S.: lo so, le musiche del video non sono un granché, ma anche noi dobbiamo rispettare il copyright...

domenica 8 febbraio 2009

Destra, centro, sinistra...o solo coscienza?

Sul sito Internet del Corriere della Sera sono apparsi i risultati del recente sondaggio relativo al caso Englaro:

La domanda posta agli intervistati era se fosse più giusto interrompere la nutrizione o, al contrario, mantenerla. I risultati mostrano un'Italia divisa sostanzialmente in due (47%, 47%, e un 6% che non sa).

Dal commento di Mannheimer ai risultati del sondaggio emerge come l'ingresso forte della politica nella vicenda - avvenuto nel corso di questi ultimi giorni - abbia in certi casi agito da "facilitatore e/o di rassicuratore delle proprie opinioni". In altri termini, taluni si sono espressi per l'una o l'altra opzione "schierandosi più semplicemente pro o contro il presidente del Consiglio" ..(...) cosicché "una parte delle loro posizioni possono essere spiegate soprattutto dalle «appartenenze» religiose e politiche".

Personalmente mi chiedo se in situazioni complesse come questa le appartenenze religiose e soprattutto quelle politiche non dovrebbero lasciare il posto ad un'analisi più "intima"... alla nostra coscienza.

sabato 7 febbraio 2009

Chi indovina la parola? Puntata n.19

Brava Rob! La parola era propria CORRIERE (orari delle corriere - i vecchi bus, Corriere dello Sport, la Domenica del Corriere, corriere della droga).

Ecco il nuovo set di parole:

TIRO
PAROLA
PUBBLICO
NASCITA

Chi indovina per primo?

venerdì 6 febbraio 2009

Il negozio all'angolo...

Nella mia zona c'è un negozio che proprio detesto: G.W. Oltre ad avere prezzi esageratamente alti e commesse oltremodo antipatiche e con la puzza sotto il naso (combinazione che mi ha sempre tenuta a distanza di sicurezza...) ai miei occhi questo negozio ha commesso un peccato capitale...: ha preso il posto del mitico G.

G. non era un negozio...era un mondo di scatole colorate ben allineate su file che arrivavano sino al soffitto, di oggetti per la casa di ogni forma e colore riposti con certosina cura dalla coppia di anziani proprietari su mensole a volte un po' impolverate ma sulle quali tutto c'era e tutto si trovava...

G. era il posto dal quale - ogni volta che si entrava con la nonna - si usciva con in mano una nuova confezione di cartone dei Playmobil (che erano su un espositore sapientemente sistemato proprio vicino alla porta, a portata di occhi e di mani di tutti i bambini).

G. era quel negozio all'angolo che non c'è più e che ogni bambino cresciuto conserva tra i suoi ricordi più cari.

giovedì 5 febbraio 2009

Chi indovina la parola? Puntata n.18

Brava Lisa! La parola era proprio MODELLO (modello base - ad es. di una macchina, una ragazza modello, il modello unico per la dichiarazione dei redditi, il modello - ad es. un vestito - della collezione).

Ecco il nuovo set di parole:

ORARI
SPORT
DOMENICA
DROGA

Chi indovina per primo?

Tutta questione di altezza, ops, scusate, di altitudine

Sapevamo già che:

-Pinturicchio, a dispetto di quello che dicono i libri d’arte, in realtà faceva di mestiere il calciatore
-Che le percussioni non soltanto possono essere suonate, ma possono anche arrivare sulla destra o sulla sinistra
-Che i calciatori possono essere innescati (una miccia, un fiammifero e via…)
-Che la palla, oltre che essere tonda e di cuoio può essere anche “telefonata” (farà tu-tu-tu?)

Questa sera abbiamo appreso (vd. telecronaca di Juventus- Napoli su Rai1) che i giocatori, nei contrasti, possono far valere la propria “altitudine”.

Non si smette mai di imparare…

martedì 3 febbraio 2009

Chi indovina la parola? Puntata n.17

Brava Rob, la soluzione dell'ultimo post era proprio OGGETTO (donna oggetto, oggetto ricordo, oggetto di una lettera, oggetto del desiderio).

Ecco il nuovo set di parole:

BASE
RAGAZZA
UNICO
COLLEZIONE

Chi indovina per primo la parola?

Viagra? No, bastaaaaaa! (...Preferisco la baby sitter!)

Se fossimo nel fantastico mondo di publilandia immaginato dai pubblicitari e popolato di pubblicità "mirate" e personalizzate, in questo momento dovrei ricevere: mail che pubblicizzano prodotti per bambini, richieste di lavoro da parte di baby sitter, indicazioni dei pediatri sulle 100 cose da sapere sui bambini (ovviamente a puntate...le cose da sapere sono molte di più...!) e così via...

Invece non ricevo altro che mail con offerte di viagra o di altri prodotti dalle magiche potenzialità (ovviamente sempre riferite a "quel campo" e destinate ad un pubblico maschile...).
Decisamente c'è qualcosa che non funziona!...

P.S.: per la cronaca, il mio computer non è condiviso...quindi i membri maschili della famiglia non c'entrano!

lunedì 2 febbraio 2009

Ops, mi si è "ristretto" il tempo...

Mi sembra che ci siano ormai pochi dubbi: la vera risorsa scarsa dei nostri tempi è…(scusate il gioco di parole)…il tempo!

Conteso da tutti (datori di lavoro, figli, mariti, mogli, amici, televisione, giornali, libri, Internet, intervistatori telefonici…) è come il bicchiere mezzo pieno, che una volta che l’hai bevuto ti sembra fosse sin dall’inizio praticamente vuoto.

Abbiamo ideato molti metodi per abbreviare i tempi delle nostre attività, ma allo stesso tempo abbiamo a tal punto moltiplicato le attività da più che compensare, come tempo, quello che eravamo riusciti a “risparmiare” in origine.

E’ vero, in fondo questo è uno dei risultati del progresso: se l’uomo si fosse “fermato” non saremmo arrivati dove siamo ora…
Eppure il dubbio resta: e se la nostra capacità di pensare, riflettere, elaborare, fosse rimasta indietro?

Chi indovina la parola? Puntata n.16

La parola dell'ultimo post era SUCCESSO ("Il segreto del mio successo", film degli anni '80 con M.J. Fox, successo di pubblico - ad esempio per un film, un uomo di successo, il successo può dare alla testa, un caso di successo - ad esempio nel marketing). Brava Rob (anche se con qualche aiutino...!).

Ecco il nuovo set:

DONNA
RICORDO
DESIDERIO
LETTERA

Chi indovina per primo?

domenica 1 febbraio 2009

Pensieri in libertà. Puntata n.1 (vd. post precedente)

Cartesio: "Penso, dunque sono"

Avviso di servizio: "Pensieri in libertà"

Sto meditando ad una nuova tipologia di post...:"Pensieri in libertà", pensato per chi non ha molto tempo per leggere, scrivere, ma vuole comunque lasciare una traccia.
In sintesi: la prima persona lascia una traccia...gli altri proseguono (nei commenti)...e vediamo dove si arriva.

Esempio:
Traccia: Pensare stanca
Commento: I pensieri sono come le briciole di Pollicino: a volte è meglio perderli per strada...

P.S.: Qui ovviamente non c'è giusto o sbagliato...solo un concatenarsi - a volte logico a volte totalmente illogico - di parole e pensieri...per l'appunto: "Pensieri in libertà!"