giovedì 5 maggio 2011

C'è sempre qualcuno che chiama mentre faccio la doccia

Ricordo una bella striscia di Peanuts nella quale Snoopy, un po’ corrucciato, esclamava: “C'è sempre qualcuno che chiama mentre faccio la doccia”…

-Drin, drin (il cellulare squilla mentre voi, ovviamente, siete sotto la doccia)…

-Sì..un attimo…pronto? (La schiuma vi sta colando sugli occhi, non avete gli occhiali…è un miracolo che siate riuscite in qualche modo ad agguantare il cellulare…)

-Sì, buongiorno signora, è l’asilo…volevo dirvi che c’è un problema (la voce è disturbata e voi avete anche la schiuma nelle orecchie, cosicché non potete avvicinare bene il cellulare..nonostante questo vi colpisce il forte accento romano…sarà una consorella arrivata da Roma?)

- Un problema?

-Sì un problema che riguarda vostro figlio…

(Ecco lo sapevo, pensate voi…devo aver letto male le graduatorie dell’asilo…M. non è stato preso in quell’asilo e ora abbiamo già rinunciato agli altri posti…maledizione…e ora che facciamo?)

- Scusi, qual è il problema?

-Il problema è la quota della mensa, signora. Risulta che non l’avete ancora pagata..Sa, si deve pagare in anticipo...

-Beh, sì, lo so, ma pensavo di effettuare il pagamento in occasione dell’incontro del 19 maggio, quello fissato da Suor Costanza...

-Da chi?

-Da Suor Costanza…la consorella che si è occupata dell’iscrizione

-No, guardi, qui non abbiamo né consorelle, né confratelli, siamo un asilo comunale..

-Ma scusi, lei da dove chiama?

-Da Roma

-Roma? No, ma guardi, ci deve essere un errore…

-Ma lei non è la mamma di Anio?

-Anio?

Se non fossi stata sotto la doccia e senza occhiali forse avrei letto subito il numero di cellulare dal quale proveniva la chiamata ed avrei intuito che probabilmente si trattava di un errore;

Se quest’anno non avessi iscritto M. all’asilo non sarebbe sorto l’equivoco;

Se la mensa non si dovesse pagare in anticipo il povero Anio non rischierebbe di rimanere a pane ed acqua…

La prossima volta, prima di fare la doccia, spengo il cellulare…

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Se qualcuno mi chiama mentre sono sotto la doccia è ...mia zia.
60 anni, single in pensione da anni, attende pazientemente che tu sia rientrata dopo 13 ore tra ufficio e viaggio A/R in treno, che ti sia spogliata ed abbia aperto l'acqua calda per chiamarti e porti la fondamentale domanda: Sei tornata????

Beth (Elisabetta Comini) ha detto...

Quella della zia single è una costante…la mia chiamava puntuale alle 9,00 di domenica mattina. Una mattina, alla consueta domanda “Sei sveglia?” risposi poco diplomaticamente “Sì, ORA sì”…Da allora le cose sono cambiate e la zia chiama alle 9,45. Si sa, certe battaglie sono dure a vincersi…

Anonimo ha detto...

A proposito di zie, anche io vorrei portare la mia testimonianza. Trattasi di una zia acquisita,particolarmente esperta nell'arte(oggi divenuta quasi una costante,ma trenta anni or sono non era così!)del riciclo dei regali (particolarmente di quelli natalizi ed in secondo ordine di quelli che il vocabolario della lingua italiana Devoto-Oli non esiterebbe a definire "puro ciarpame").Ne sanno qualcosa la mia amata signora (designata alla destinazione finale,cioè sacco della spazzatura, dei munifici doni),quelle poverelle delle mie figliole (anche esse nel mirino della sopracitata)e da ultimo anche mio genero,dallo scorso Natale anche lui assunto nell'olimpo degli eletti destinatari di cotanti,gioiosi pensierini.Considerzione finale: ma perchè in certi casi non ci si limita ai soli auguri????