mercoledì 10 novembre 2010

Pensieri pre-natalizi

Ci siamo…è iniziata la frenesia pre-natalizia. La domenica pomeriggio il centro commerciale è affollato di persone: quelli con le idee più chiare sono, come sempre, i bambini, che a distanza di diversi metri, come piccoli setter a caccia , “puntano” con precisione – a beneficio dei genitori - i regali che vorrebbero trovare sotto l’albero di Natale (ma i bambini non credono più a Babbo Natale?).

Ma questa volta siete fortunate: sapete cosa scegliere e andate sul sicuro. Trionfanti, pacchetto in mano, vi dirigete alla cassa: “Un pacchetto regalo per favore”…e la commessa: “Mi dispiace, non li abbiamo”…“Come non li avete? E’ un regalo di Natale, siamo vicini al Natale e non fate i pacchetti?”…“No, guardi non è per cattiva intenzione, ma è l’azienda che non compra i sacchetti adatti…vede, qui dentro la bambola proprio non c’entra…se vuole però vendiamo la carta regalo”….

E il pensiero corre a quel piccolo paesino olandese che, sotto Natale, alla fine delle casse, metteva (gratuitamente) a disposizione dei propri clienti carta regalo, forbici, nastrini e nastro adesivo per confezionare i propri pacchi.

Questa volta non c’è scampo…ci dovrete pensare voi…Intendiamoci, non è una questione di cattiva volontà, ma di geometrie. Già, perché le aziende, soprattutto quelle produttrici di giocattoli, sono particolarmente perverse nel confezionare pacchi che non rispettano mai le forme che avete imparato a scuola. Pochi cubi, pochi parallelepipedi ma tante confezioni di misto plastica e cartone che non rispettano alcuna legge geometrica…quelle che, nelle vostre assai poco abili mani, in fase di impacchettamento, irrimediabilmente si schiacceranno e si deformeranno facendovi rimpiangere i libri che voi amate tanto (forse perché quelli si impacchettano bene?).

Cari negozianti, almeno sotto Natale, abbiate un po’ di pietà per i vostri clienti…se non volete spendere per pagare le graziose ragazzine di un tempo (quelle che venivano assunte sotto Natale soprattutto per impacchettare regali), almeno attrezzatevi: rivolgetevi ai boy scout, che si presteranno volentieri all’opera in cambio di un piccolo contributo da parte del cliente…Altrimenti rassegnatevi: quest’anno, per Natale, per i bimbi e gli adulti della famiglia ,comprerò soltanto libri e puzzle (anche i puzzle mi sono sempre piaciuti…sarà forse perché si impacchettano bene?).

2 commenti:

Lisa ha detto...

Da bambina ho sempre ammirato le commesse che confezionavano i regali, come ritagliavano la giusta quantità di carta, la stendevano benissimo attorno al pacco e avvolgevano il tutto con semplici nastri sottili che, con pochi gesti, venivano avvolti su se stessi, trasformandosi in fiocchi vaporosi. Pare che questa competenza sia ormai perduta e, anche le fanciulle assoldate come "impacchettatrici", sono di solito dotate di sacchetti prefatti, con cordicelle che si tirano, originando graziosi sacchettini, altrimenti si è fortunati se almeno un membro della famiglia è dotato del "talento impacchettatore".

Beth (Elisabetta Comini) ha detto...

Sì sì ricordo anche io i "fiocchi vaporosi" delle graziose "impacchettatrici"...anch'esse testimonianza di un tempo che non c'è più...