martedì 13 luglio 2010

Il P.C.P.(Piccolo Consumatore Padano)

Il P.C.P., Piccolo Consumatore Padano, inizia presto la propria carriera.

A 2 anni, tra le bancarelle del mercato,il P.C.P. aggira con destrezza quelle che non sono di suo interesse dirigendosi speditamente, come guidato da radar, verso il banchetto del panettiere. Questi gli allungherà il grissino-tangente, consapevole che il P.C.P., con il suo gesto, gli ha garantito l’incasso familiare giornaliero, avendo portato sul luogo del misfatto la madre che qui sarà indotta, per riconoscenza, o semplicemente per disperazione, ad acquistare la dose prevista di pane, focaccia, ecc.

In centro, paseggiando per le vie della città, il P.C.P. trascinerà la madre dentro tutti i centri commerciali/grandi magazzini, dando prova di una sconosciuta abilità nel salire e scendere le scale mobili e nel dirigersi, ancora una volta senza esitazione alcuna, verso ben determinati reparti, soprattutto quelli di tipo tecnologico, dotati di grandi schermi tv, hi-fi, ecc….(curiosamente, mete preferite dell’altra metà maschile della famiglia)…

Passeggiando lungo le vie del quartiere, il P.C.P. svolterà all’angolo, dirigendosi fiero ed impettito verso il supermercato di zona: qui, impossessatosi del carrellino rosso (del quale evidentemente conosce bene la collocazione sotto le casse), procederà con grande sicurezza tra le file degli scaffali, mostrando una curiosa tendenza ad essere attratto dalle grosse scritte colorate, soprattutto da quelle che riportano la dicitura “offerta speciale” (curiosamente, altro elemento in comune con l’altra metà maschile della famiglia).

Che cosa fare di fronte a tutto questo? Consolarsi con le statistiche, che dicono che, seppur con differenze da paese a paese, attualmente sono le donne, e NON gli uomini, a controllare la maggior parte del valore globale dei consumi (a titolo di esempio il 73% delle decisioni di acquisto sarebbe ascrivibile alle donne negli USA, il 67% in Francia, il 59% in Italia, il 57% in Spagna, il 48% in Cina)* e che l’influenza delle donne su questo aspetto dell’economia è destinato ad aumentare ancora, grazie anche ad una sempre maggiore presenza di donne istruite nel mondo del lavoro con guadagni mediamente superiori a quelli attuali, al punto che “fra vent’anni in America le donne guadagneranno mediamente di più degli uomini”**.

Della serie…cari uomini approfittatene finché siete piccoli…perché in materia di consumi decidono, e decideranno sempre di più...le donne!

*Fonte: studio di Boston Consulting Group citato in Economy, 14 luglio 2010, p.52. Una sintesi dello studio si trova qui: http://www.womenwantmorethebook.com/documents/file21481.pdf.

**Fonte: M. J.Silverstein, vicepresidente di The Boston Consulting Group, citato in A. Wittenberg-Cox e A.Maitland, Rivoluzione Womenomics, Gruppo24Ore, Milano, p. 79.

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