sabato 28 agosto 2010

Se il cellulare è maschio...

Alzi la mano chi NON ha visto l’ultima pubblicità televisiva di una primaria società di telefonia mobile italiana che ha per (unica) protagonista una nota showgirl….Azzardiamo un’ipotesi…nessuno avrà alzato la mano.

Che le società telefoniche spendano molto in pubblicità è noto…anzi, queste società sono proprio tra le aziende che in Italia spendono in assoluto di più in pubblicità. Per questo motivo, anche per via dei risultati economici non proprio brillanti sul fronte dei ricavi, registrati dall’azienda in questione negli ultimi anni, ci saremmo aspettati una campagna pubblicitaria in grande stile e invece…Ricostruiamo la scena.

Siete a tavola con il vostro marito/compagno: parte la pubblicità in questione. Al termine, vi rivolgete a lui chiedendogli: “Che cosa ricordi di questa pubblicità?”…E lui: ”Eh, eh – sorrisino sornione – beh, mi ricordo lei!”…E voi: "Ok e il contenuto dell’offerta pubblicizzata?”…E lui: "Offerta? Ah boh…tanto non mi interessa”…

Nel frattempo, durante i secondi della pubblicità, voi avete ripensato a quel grazioso libretto che avete letto recentemente e del quale avete parlato su “Ilportapenne”…quello che parla dell’importanza delle donne nell’economia contemporanea e del loro potere d’acquisto nella società (Womenomics, per chi volesse ricercarlo nel blog). Ecco, ripercorrendo le scene della pubblicità in questione voi vi siete chieste: “Ma coloro che hanno approvato questa pubblicità saranno stati almeno sfiorati dal timore che forse questa pubblicità potesse essere non così “indovinata” per un pubblico femminile?…(se l’avete vista non è necessario, penso, che ve ne spieghi le ragioni…)..Eppure il pubblico femminile dovrebbe rientrare nel target di interesse della società telefonica in questione, dal momento, che al pari degli uomini, acquista terminali mobili, effettua telefonate, invia SMS, ecc...

Tempo fa, sempre su “Ilportapenne”, avevamo avuto modo di sorridere di una pubblicità su Internet di un’altra società telefonica, concorrente di quella in questione (quella, per intenderci, che si rivolgeva al pubblico femminille con il linguaggio che voi usereste con la bimba di 5 anni che al parco gioca con vostro figlio…).

Evidentemente qualcosa ancora non funziona…sarà forse anche per il fatto che la maggior parte dei pubblicitari è costituita da uomini o che la maggior parte di coloro che sono nella posizione di approvare le campagne pubblicitarie sono, parimenti, uomini…? Mah…

1 commento:

Lisa ha detto...

A me la pubblicità di cui parli ha lasciato alquanto perplessa, perché penso che sia di una banalità sconcertante. Possibile che fior di pubblicitari (quali credo siano quelli assoldati dall'azienda in questione) non siano riusciti a mettere su niente di meglio di una fanciulla in pose languide a bordo piscina?