martedì 7 settembre 2010

Figli di nessuno vs. figli di qualcuno

Notizia data qualche giorno fa dalla BBC: il ministro sud coreano degli affari esteri Yu Myung-Hwan ha offerto le proprie dimissioni dopo che era trapelata una notizia secondo la quale alla figlia di 35 anni sarebbe stato offerto un posto di lavoro presso il ministero degli affari esteri.

Il ministro ha dichiarato di non aver commesso alcuna scorrettezza ma ha chiesto scusa e ha per l’appunto offerto le proprie dimissioni, mentre il governo, da parte sua, ha ordinato un’indagine su quanto successo.

Secondo quanto riportato dalla BBC, questo è solo l’ultimo di una serie di scandali che hanno colpito il governo. Il candidato a primo ministro è stato accusato di avere “legami con un uomo d’affari corrotto”, mentre il candidato a primo ministro della cultura è stato accusato di “violare le leggi sulla residenza per consentire ai figli di iscriversi in scuole migliori”…(!!!)

Ci avrebbe fatto piacere vedere questa notizia riportata dai nostri TG. Immaginiamo lo sguardo quasi incredulo del giornalista nel leggere la notizia…Purtroppo ci siamo persi la scena (o magari nessuno ne ha parlato ai TG nazionali, non sappiamo).

La reazione sarebbe stata probabilmente quella di stupore sia di fronte alla decisione del primo ministro degli affari esteri, sia di fronte alle accuse rivolte agli altri candidati ministri. In Italia infatti siamo ben abituati ad altre reazioni di fronte ad accuse di nepotismo…anzi, in realtà a nessuna reazione, perché il nepotismo sembra ormai aver permeato totalmente la nostra società.

Data la situazione ci sentiremmo di avanzare una proposta: eliminiamo nomi e cognomi dai curricula inviati per le selezioni ai posti di lavoro, in modo che, per una volta, i “figli eccellenti” possano provare a concorrere ad armi pari con i “figli di nessuno” e vediamo il risultato delle selezioni…che cosa succederebbe?

Fonte: http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-pacific-11186649

2 commenti:

Lisa ha detto...

Ottimo, anche se non credo che i "figli eccellenti" abbiano bisogno di inviare curriculum. Immagino che le cose si svolgano in modo molto meno "formale".

Beth (Elisabetta Comini) ha detto...

Sì, lo temo anche io...però sarebbe un esperimento interessante...