martedì 28 giugno 2011

Lui e Lei: la spesa al supermercato

Ormai è noto. A mettere a dura prova la vita di coppia sono sovente piccoli eventi quotidiani apparentemente innocui. Tra questi vi è senza dubbio la spesa al supermercato, attività che Lui e Lei affrontano con modalità diverse.



Lui, ancor prima che le porte automatiche del supermercato si aprano, è già un uomo felice: l’aspetto tronfio e gagliardo di chi sta per imbarcarsi in un’avventura impegnativa, ma che gli procurerà senza dubbio grandi soddisfazioni. Con questa consapevolezza, infila la monetina da 1 euro nel carrello (Lui non prende MAI il cestino perché la spesa va fatta con tutte le comodità anche quando la lista comprende 3 soli articoli). Una volta entrato, spinge con spensierata risolutezza il fido carrello tra le corsie del supermercato, pronto a cogliere gli affari che, ne è certo, gli si prospetteranno (quelli che la sua dolce metà non coglie mai perché non sufficientemente attenta!).




Il banco dei salumi e dei formaggi è una delle sue mete preferite: “Offerta specialeeeee”...ammaliato da queste parole, che hanno su di Lui lo stesso effetto del canto delle sirene su Ulisse, protende la mano e comincia ad afferrare quarti di formaggio. Poco importa se il formaggio in offerta speciale è il bitto (25€/kilo) che difficilmente la sua dolce metà potrà utilizzare per piatti diversi dai pizzoccheri (che lei comunque NON sa cucinare e soprattutto non VUOLE cucinare nelle torride giornate di giugno a 28 gradi).




La corsia dei prodotti per la casa è un’altra delle sue mete preferite: di fronte alla carta igienica non ha dubbi. Quella più lunga, quella che non si esaurisce mai, quella con la quale i suoi bimbi non rischieranno di rimanere a secco (e nei momenti di riflessione potranno anche scrivere, perché no, qualche novella o canto come il Dante della nota pubblicità). Poco importa se poi il rotolo, delle dimensioni di un piccolo melone, si incastrerà nel meccanismo che regge il rotolo stesso, costringendo l’utente di turno a srotolare fogli e fogli per riuscire a riattivare il congegno (fogli che difficilmente verranno conservati e che, più facilmente, verranno gettati con evidente spreco...).




Di fronte all’offerta speciale (specialeeeee!) dei sacchetti della spazzatura poi non ha dubbi: ne prende 2 rotoli, senza verificarne bene il contenuto. Solo una volta arrivato a casa, scoprirà che si tratta di quelli condominiali che difficilmente potranno essere riempiti dalla sua famiglia in tempi utili per evitare epidemie di colera...




Lui però è un ecologista convinto: prima di tutto bisogna utilizzare per la spazzatura i sacchetti ecologici che ha acquistato a caro prezzo al supermercato. Soltanto una volta che il suddetto sacchetto sarà riempito, sarà costretto ad ammettere che le tracce di sugo di pomodoro sul fondo del bidoncino che contiene il sacchetto non sono il risultato di una pulizia poco accurata, ma dei tagli e dei buchi che i suddetti sacchetti ecologici recavano dopo il trasporto a casa (e che gli erano “sfuggiti”). “Te l’avevo detto che questi sacchetti non possono essere utilizzati per buttare la spazzatura...non sono resistenti”, tuona una voce alle sue spalle...Accusa alla quale Lui risponde sereno: “E qual è il problema? Abbiamo i sacchetti condominiali!”...




Uomini e donne fanno la spesa con modalità diverse. E per il bene della coppia è meglio che continuino a farlo separatamente.
P.S.: per par condicio, a "Lei al supermercato" verrà dedicata la prossima puntata...

3 commenti:

Lisa ha detto...

E vogliamo parlare di frutta e verdura? Qui o acerba o marcia!

Anonimo ha detto...

Non posso negare che noi “ometti” siamo particolarmente sensibili ad alcuni vocaboli (nella fattispecie “offerte speciali”) che dai banconi dei supermarket sembrano ammaliarci quanto il canto delle sirene nei confronti del povero Ulisse. E’ però altresì vero che,oltre a pensare al prezzo di partenza del prodotto ed a come potrebbe essere cucinato il cacio in questione,non dovremmo dimenticare di porci la vexata quaestio se la nostra dolce sposina sia in effetti atta a cucinare quanto ci apprestiamo ad acquistare! Ciò detto, affrontiamo il secondo problema: i prodotti per la casa. Lasciami, cara Beth, esporre un fatto che mi colpisce da vicino! Quando infatti vedo rientrare dal supermarket la mia dolce metà affardellata e quasi senza fiato per tutte le sporte di cui è sovraccarica,il mio cuore di gaudente Trimalcione del XXI secolo ha un sussulto,pensando su quali prelibatezze avrà indirizzato la sua scelta: caviale Beluga, paté de fois gras del Perigord, ostriche di Bretagna, prosciutto spagnolo di pata negra, sushi preparato ad hoc da sapienti mani giapponesi, succulenti costate di carne chianina, aragoste pescate nel mare di Sardegna? Ahimè, nulla di tutto ciò! Dalle sporte ecco comparire Sidol, Svelto al limone, pagliette per pentole , carta igienica (questa sì acquistata in dose alberghiera in quanto offerta sottocosto), Chante Clair, Cif, Ariel, Glassex, Viakal, Calinda, Dixan, Ace, e finalmente ecco apparire, nello splendore delle loro confezioni, un paio di würstel ed una confezione di insalatina prontagiàlavata per una succulenta cenetta a lume di candela (dimenticavo di citare le solite confezioni da 2 litri di acquaragia che erano già state preventivamente allocate su apposita mensola in garage, tra l’altro già colma di analoghi prodotti casalinghi)! Ecco spiegato il motivo per cui i maritini si offrono talvolta di fare di persona la spesa al supermarket: è una questione di sopravvivenza! Veniamo da ultimo a considerare il problema derivante dall’uso inappropriato dei sacchetti della spazzatura, in massima parte ancora costituiti dalle vecchie borsine di plastica della spesa; in effetti è capacità di noi uomini di casa prediligere, nella maggioranza dei casi, quelle bucate (che fanno quindi colare i liquami direttamente nel secchio della spazzatura costringendo la nostra amata consorte a doverlo subito lavare) oppure quelle di dimensioni inadeguate (per lo più scegliamo le più piccole, per cui ne deriva che sono subito piene e quindi necessitano nell’arco della giornata di un paio di sostituzioni); a nostra parziale discolpa, voi donnine di casa dovete ammettere che vi piace usare i sacchetti grandi per poterli gettare quasi vuoti, dato che così facendo pesano poco! Ed ora, due considerazioni finali; la prima, è che condivido l’idea che per l’armonia coniugale sia bene che la spesa al supermarket venga effettuata separatamente; per la seconda, mi affido alle parole che Martin Lutero rivolse alla moglie Katharina von Bora:” Mia cara, fa in modo che, tornando la sera, tuo marito si senta felice di passare la soglia di casa, e che sua moglie si rattristi nel vederlo partire”.(Roland H. Bainton – L utero – Einaudi, 1960 pag. 265).

Beth (Elisabetta Comini) ha detto...

@Anonimo: io infatti sono molto infelice quando lo vedo partire...perché penso già con terrore a quello che mi tornerà indietro...