domenica 7 giugno 2009

Quelli che..LORO lavorano anche nel week-end

Mi è successo diverse volte di dover lavorare nel week-end. E non me ne vanto..

Già perché il dover ammettere di fronte a se stessi - o di fronte ai colleghi il lunedì mattina alla macchinetta del caffè - che si è passato il week-end o parte di esso a lavorare, non è motivo di vanto. Eppure ci sono persone che si premurano di far sapere a tutti che LORO, loro sì hanno lavorato durante il week-end, quasi che questo fosse prova di estrema professionalità ed efficienza.

Già perché nell’Italia lavorativa la considerazione nei confronti delle persone sembra si misuri non in funzione dell’efficienza, quanto piuttosto delle ore che una persona rimane seduta alla scrivania.

Ricordo che anni fa, in una nota azienda, tutti i dirigenti si recavano in ufficio il sabato mattina (nonostante l’orario di lavoro terminasse regolarmente il venerdì alle 18). Eppure tutti ci andavano. Giunti in ufficio si sedevano alla scrivania e aprivano il giornale, che leggevano fino alle 12. Allo scoccare delle 12 richiudevano il giornale e tornavano a casa. Una legge non scritta dell’azienda stabiliva che tutti i dirigenti dovessero recarsi in ufficio anche il sabato mattina, pena l’onta di essere additati di fronte a tutti come scansafatiche.

Questa legge non scritta non è servita ad evitare all’azienda performance alquanto deludenti nel corso degli anni…nonostante questo, nell’Italia lavorativa, nessuno sembra voler mettere in dubbio la validità di questa e di altre simili leggi non scritte.

P.S.: a causa del lavoro ho trascurato in questi ultimi giorni il blog e i post delle amiche…me ne scuso (e certamente non me ne vanto!)

1 commento:

Lisa ha detto...

Mah, io ho una collega, nota ai più per l'acidità del carattere, che tiene molto a sottolineare che questo o quel lavoro l'ha finito "...all'una ieri notte...". Noi tutti, poiché fa parte dello staff della presidenza, la omaggiamo di un sorriso di triste comprensione, del tipo "Coooome sei buona tu!". Una volta un'altra collega mi sussurrò "Mah, lavorasse di meno e .... di più sarebbe meglio per tutti..."