giovedì 10 dicembre 2009

I viaggi de "Ilportapenne". Tredicesima tappa: Amsterdam.

Nonostante il Natale sia ormai vicino, è ancora il giallo soffuso dei lampioni a dominare. Di giallo sono illuminati i canali e i ponti che li attraversano; di giallo-oro e bianco sono le decorazioni dei grandi magazzini De Bijenkorf in piazza Dam. Nere, lo stile essenziale come quelle dei film di inizio ‘900, sono invece le biciclette: uno sciame silenzioso che attraversa la città in lungo e in largo.

Il verde contraddistingue invece i coffee shop: gruppi di ragazzi escono ed entrano ad ogni ora lasciandosi dietro un odore dolciastro che si dissolve velocemente nella fredda aria invernale. Rosse sono invece le luci che illuminano le finestre attraverso le quali le “signorine”, come le chiama la mia compagna di viaggio, fanno l’occhiolino ai passanti.

La Oude Kerk, la chiesa vecchia, è imponente nella sua sobrietà: attorno, qualche piccolo albero e una luce rossa. “Pensa un po’…quando la domenica si celebra la messa, la “signorina” dalla sua finestra potrà chiaramente sentire i cori e l’organo!” – dico alla mia compagna di viaggio. “Non penso che gliene importi molto” – risponde lei.

E chi lo può dire? Nella città del sesso e del fumo facili, dove gli eccessi sembrano trovare una loro sintesi in un superiore, quanto inaspettato, equilibrio, tutto pare possibile.

1 commento:

Ele ha detto...

Un amico di Amsterdam mi ha raccontato che stanno per chiudere i coffee shop, a causa della legge che vieta il fumo nei locali pubblici, a meno che gli stessi locali non si dotino di apposita sala per fumatori (come è accaduto in Italia).
Perccato che spesso i coffee shop siano costituiti da un'unica stanza (magari neppure tanto grande)...chissà che fine faranno queste "istituzioni" così note come folklore locale!