giovedì 21 gennaio 2010

Europarlamentari all'italiana: tutti caciocavallo e bagna cauda?

Sembra che a Napoli se la siano un po’ presa. Non sono piaciute le dichiarazioni del Ministro Brunetta a proposito delle delegazioni di europarlamentari provenienti dal meridione che aveva occasione di vedere "in azione" quando era eurodeputato a Strasburgo. Secondo il ministro, questi personaggi andavano a riunioni parlamentari nelle quali non capivano nulla e l’unica cosa nella quale erano professionali “era costruire eventi legati al cibo”.

Giustamente il giornale di Napoli, il Mattino, si è chiesto se gli eurodeputati veneti si accontentassero di brodino o se i lombardi si imponessero una dieta a pane ed acqua mentre i partenopei si strafogavano di salsicce e friarielli.
Effettivamente, il dubbio sorge spontaneo.

Devo dire che questa differenza io non l’ho notata...mi sembravano quasi tutti incompetenti (con poche eccezioni, bipartisan e senza differenze sostanziali tra “sudisti e nordisti”).

Peraltro, ricordo che a Bruxelles le attività per le quali gli uffici di rappresentanza delle Regioni e delle Camere di Commercio italiane (un ufficio per ogni regione, con tanto di funzionari e staff pagati profumatamente) erano noti, era proprio l’organizzazione di eventi (serate, cene, cocktail) a base di prodotti culinari tipici delle varie regioni italiane (più che per le attività legate allo sviluppo delle relazioni commerciali tra le imprese europee o quelle legate al lobbying nei confronti delle istituzioni comunitarie).

Insomma, il cibo sembrava essere considerato da tutti coloro che rappresentavano, a vario titolo, il nostro paese, IL prodotto d’eccellenza da presentare in Europa agli altri paesi europei. E leggendo quello che si dice del nostro paese sui principali giornali europei è difficile pensare che qualche altro prodotto nostrano abbia potuto sostituire in questi ultimi anni il cibo come testimone d’eccellenza dell’italianità.

Stando così le cose, non ci resta che sperare che nessuno, all’estero, venga a conoscenza della storia delle mozzarelle di bufala annacquate.

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