venerdì 23 aprile 2010

C'è un pinguino nella buca delle lettere

Le tengo sempre con cura tra gli auguri di buon anno. Ogni anno, puntuali, arrivano: e il pinguino c’è sempre, sul timbro postale oppure sull’immagine della cartolina.

Arrivano dall’Antartide, dove équipe miste, formate da sismologi, glaciologi (sì esistono!) e astronomi, trascorrono parte del loro tempo a scavare buche nella neve (vd. foto) per collocare le apparecchiature necessarie a migliorare la nostra conoscenza della crosta, del mantello e del nucleo della terra (sismometri, apparecchi per la registrazione dei dati rilevati, batterie al piombo per l’alimentazione che si ricaricano tramite pannelli solari).

Temperature esterne intorno ai -30°, atterraggi sulla neve (le stazioni autonome dislocate sul terreno possono distare anche 600 km dalle basi attrezzate, vd. foto) su piste improvvisate e "movimentate" dalle gobbe create dai venti, lunghe permanenze nelle basi, circondate da immense distese di neve.

Ma qualcuno deve farlo: per avere delle immagini dell’interno della terra che siano di elevata qualità è necessario che le stazioni sismologiche siano distribuite in modo omogeneo sul territorio, anche in luoghi impervi come l’Antartide.

Visti i progressi della scienza mi chiedo se prima o poi riceverò gli auguri di buon anno direttamente dal centro della terra, da qualche temerario fan delle avventure di Jules Verne. “Ali” (nome in codice dell’amica che scava la buche e che mi invia le cartoline con i pinguini e le foto che vedete) non ci hai ancora fatto un pensierino
?

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