mercoledì 21 aprile 2010

L'illusione delle nuove tecnologie

Ci risiamo. Ogni anno, nel momento in cui arriva la conferma che il numero dei visitatori paganti nei musei statali italiani continua a diminuire, compaiono dichiarazioni sul ruolo che l’utilizzo delle nuove tecnologie potrebbe avere per “conquistare i visitatori” (IlSole24 ore del 19/04: “Musei sull’iPhone per conquistare i visitatori. Contro la diminuzione delle presenze spazio a Facebook, Twitter, allestimenti in 3D e tavoli multimediali).

A dire il vero, anche tra taluni addetti ai lavori qualche dubbio c’è sull’efficacia di tali soluzioni. Già, perché, come spesso succede nel nostro paese, ci si illude che l’utilizzo delle nuove tecnologie (visite virtuali, ora Facebook, Twitter) possa, da solo, determinare cambiamenti. Eppure, il fatto che progetti sulle nuove tecnologie già attuati e finanziati in passato abbiano dato risultati non poprio brillanti spingerebbe ad una riflessione un po’ più approfondita sul perché i nostri musei perdano, da qualche anno, visitatori paganti (e, di conseguenza, sulle strategie da adottare).

Un esempio a caso: cercando il sito Internet del Colosseo (attività che ogni turista italiano e straniero avrà intrapreso) si ritrovano siti amatoriali, a volte anche discreti, realizzati da appassionati. E lo Stato? (il Colosseo ed il Circuito Palatino sono circuiti museali statali...). Tra i primi risultati che compaiono dalla ricerca su Google troviamo questo sito della Soprintendenza
http://archeoroma.beniculturali.it/it/luoghi/aree_monumenti/colosseo2 che tutto è, tranne che un sito pensato per il visitatore. Andate su una pagina qualsiasi…probabilmente non arriverete a leggere oltre la mezza pagina, perché il testo risulta davvero poco "intrigante".

Il sito cita i servizi educativi istituiti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali presso la Soprintendenza per favorire "la conoscenza delle testimonianze storiche e del patrimonio artistico nazionale, soprattutto nei più giovani”. Ottimo! Ci addentriamo oltre, cercando una descrizione dei corsi e laboratori istituiti…”Corsi e laboratori 2008-2009 (ma non siamo nel 2010?)…”Il programma dei corsi e dei laboratori che verranno realizzati per l'anno 2008-2009 sarà pubblicato non appena saranno definite le risorse destinate a questo servizio” (!!!).

Cambiamo paese…http://www.britishmuseum.org/. Sul sito, curato ed accattivante, ricco di immagini e supporti audiovisivi si trovano percorsi per tutte le tipologie di visitatori (adulti, studiosi, scuole, bambini), nonché una serie di risorse online (informazioni, ecc.) per insegnanti ed adulti in visita la museo. I bambini trovano percorsi di visita predisposti per loro, possono ritirare nel museo dei pacchetti all'interno dei quali troveranno diverse attività da svolgere durante la visita, potranno prendere in prestito penne e matite per disegnare durante la visita, toccare con mano alcuni oggetti del msueo e cimentarsi in una serie di attività predisposte per loro (ed in funzione delle diverse età dei piccoli visitatori) nel Samsung Digital Discovery Centre all’interno del museo (es: potranno creare mosaici con il supporto di Photoshop, stamparli e portarli a casa)…All’interno del sito online i bambini possono seguire percorsi in funzione del periodo storico o del tema selezionato, divertirsi con giochi online e scoprire al contempo le collezioni del museo.

Insomma le nuove tecnologie non fini a se stesse, ma come parte di una strategia più complessiva, di un modo diverso di concepire l’approccio alla cultura. Cosa che richiede molto più tempo della realizzazione di un sito in 3D o di una applicazione per iPhone…

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