giovedì 3 giugno 2010

C’è posta per te

Il fatto che le aziende oggi si trovino a dover “parlare” ed “ascoltare” i propri clienti/consumatori è ormai una realtà ampiamente riconosciuta, anche se non da tutte le aziende praticata, a causa di timori su come gestire concretamente il rapporto con il consumatore (pensiamo ad esempio a come gestire eventuali critiche all’azienda e ad un suo prodotto pubblicate su mezzi accessibli a chiunque quali un sito Internet o un social network).

Oggi la comunicazione con il cliente è molto facilitata dalla tecnologia che ormai permea tutti i momenti della nostra vita. Eppure vi sono aziende che anche in mancanza di queste tecnologie, già parecchi anni fa, avevano compreso l’importanza di costruire un rapporto con il proprio cliente e di fidelizzarlo.

All’inizio degli anni ’80 era una grande gioia per un bambino di 5-7 anni ricevere una cartolina colorata dal suo amico “Il piccolo mugnaio bianco” che gli augurava ora “Buon compleanno”, ora “Buon Natale” (oggi, la prima missiva che i bimbi ricevono è quella del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che arriva puntualmente qualche giorno dopo la nascita, con la tessera del codice fiscale accompagnata da un testo che inizia così: “Gentile contribuente….”)!.

La cartolina del piccolo mugnaio bianco si inseriva ovviamente in un contesto più complesso fatto di raccolte punti, di giochi da richiedere al proprio negoziante e così via…ma quella cartolina, che arrivava puntualmente ogni anno, ti induceva a credere che da qualche parte esistesse davvero un piccolo mugnaio bianco che ti conosceva e che in qualche modo pensava a te…

Questo è il ricordo più vivo che ho del mio essere consumatore all’inizio degli anni ’80. Ma ovviamente il concetto di fidelizzazione del cliente è ben più antico: ieri mi è capitata tra le mani una “Tessera di amico di Topolino” degli anni ’30. Già allora si raccoglievano bollini su una piccola tessera che dava diritto a degli omaggi.

E nonostante la tecnologia, c’è chi si affida, ancora oggi, alla vecchia posta, come l’hotel a conduzione familiare dell’Alto Adige che invia, al cliente che ha soggiornato nell’hotel mesi prima, una lettera di auguri di “Buon compleanno” su carta pregiata, accompagnata da una bustina di tisana alla frutta come invito a godere del proprio compleanno nel meritato relax.

Soluzione che qualcuno potrebbe definire “tradizionale”, ma al cui confronto le mail di auguri totalmente anonime e spersonalizzate che spesso riceviamo dalle aziende appaiono davvero poca cosa. Cartoline colorate, bustine di tisane, tessere: niente tecnologia ma un’idea “forte” alla base…

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