Ora che l’eco della partita nostrana comincia lentamente ad affievolirsi, può essere interessante sbirciare quello che succede altrove. Già perché anche altrove la follia mondial-calcistica imperversa. Ieri, il quotidiano inglese “Daily Mail”, nella sua edizione della domenica, dopo essersi soffermato a descrivere la razzia di salsicce e birra degli inglesi nei supermercati in previsione della partita Inghilterra-Germania, dedicava pagine e pagine al big match.
In particolare, a pag.8 il quotidiano elencava una serie di motivi che rafforzavano la speranza di una vittoria del team inglese:
1) i calzini rossi: indossare la tenuta da gioco rossa (calzini, maglietta, pantaloncini) avrebbe portato bene visto che l’ultima volta che l’Inghilterra aveva giocato contro la Germania aveva proprio questa tenuta ed aveva vinto 2-1;
2) era il ventottesimo match di Capello come manager dell’Inghilterra: sei degli ultimi 8 manager avevano vinto il loro ventottesimo incontro;
3) il luogo nel quale si giocava la partita è conosciuto come “città delle rose” e il simbolo della squadra contiene 10 rose intorno a 3 leoni.
E ancora: giocare di domenica avrebbe portato bene, come pure il fatto che la BBC avrebbe commentato l’incontro (i commentatori dell’emittente ITV avevano “portato male” alla squadra in occasioni passate) e così via. Unico neo: l’Inghilterra non aveva mai vinto incontri arbitrati da un uruguaiano (ma, specificava il giornalista, “c’è sempre una prima volta”).
Insomma, l’unica cosa che è mancata è stata proprio quella “prima volta”.
lunedì 28 giugno 2010
La prima volta (dell'Inghilterra)
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