martedì 16 marzo 2010

Ciao nipote…skypiamo?

Spunti dalla divertente intervista realizzata da “La Stampa” di Torino allo scrittore Bruno Gambarotta* sull’utilizzo delle tecnologie da parte degli anziani.

E-mail: “Noi anziani riceviamo poca posta. Nessuno ci scrive. Con Internet, invece, ti registri sulle mailing list e vieni inondato da centinaia di messaggi ogni giorno. Finisci per credere che c’è tanta gente che ti vuole bene e ti pensa, anche se non è vero”

Motori di ricerca: “a volte non ricordo qualche nome, apro Google lo digito storpiato e lui, così cortese, mi schiude una finestrella: “Per caso volevi dire…?” E io ho trovato il nome”.

In effetti gli ultimi numeri comunicati dall’ISTAT (riferiti all'inizio del 2009)** confermano che nelle fasce “più adulte” della popolazione cresce il numero di coloro che utilizzano un computer e che si collegano ad Internet (anche se i numeri assoluti sono ancora bassi e tali da non giustificare i toni trionfalistici utilizzati da alcuni giornali): nella fascia 60-64 anni, il 25% della popolazione utilizza il PC e il 22,8% si connette ad Internet, percentuali che scendono al 9,9% e 8,5% nella fascia 65-74 e al 2,4% e 1,5% nella fascia superiore ai 75 anni, per un totale di circa 1,6 milioni di individui con PC (1,4 milioni utenti Internet) su circa 15,6 milioni di residenti in Italia di età superiore ai 60 anni, circa il 10% e 9% rispettivamente sul totale).

I fattori che spingono ad utilizzare sempre di più computer ed Internet sono noti: in primis la volontà di comunicare (oltre il 76% tra le persone over 60 che utilizzano Internet mandano o ricevono mail, mentre il 65% consulta Internet per approfondire le proprie conoscenze).

Cresce anche il numero degli anziani (gli over 65) che partecipano a chat, blog, forum di discussione (9% tra gli anziani di età compresa tra i 65 e i 74 anni che si connettono ad Internet, contro il 3,3% del 2008 e 14,3% per la fascia di età superiore ai 75 anni contro il 2,4% del 2008) e che utilizzano i servizi di instant messaging (7,4% contro il 3,6% del 2008 per gli utenti di età compresa tra 65-74 che navigano in Internet e 6,6% contro il 2,4% del 2008 per gli utenti che navigano in Internet di età superiore ai 75).

E’ ormai confermato da numerose ricerche che uno dei fattori principali che spinge questi cambiamenti è la volontà di stare al passo con le nuove generazioni, i nipoti in particolare, la cui vita di interazione si svolge sempre più spesso su/con il PC (giochi online, chat, social network, ecc.). Senza dimenticare le possibilità di interazione che Internet consente agli anziani con difficoltà di locomozione.

E i costruttori di PC? E coloro che vendono i servizi di connettività ad Internet? Beh, sembra che il fenomeno degli anziani online sia considerato da questi operatori ancora marginale e non degno di particolare attenzione. Ma qualcosa si sta muovendo: sono in via di realizzazione prototipi di Pc con comandi semplificati e schermi touchscreen (più gestibili, per un anziano, rispetto al mouse), mentre sul fronte della formazione si moltiplicano i corsi creati ad hoc per gli anziani.

Sarebbe un grande errore sottovalutare la voglia di apprendere e la volontà di comunicare ed interagire di questi “anziani”…che, come ci insegna l’esperienza quotidiana…sono sempre meno anziani. I tour operator lo hanno capito da tempo…sarebbe forse ora che anche qualcun altro se ne accorgesse…

*Andrea Rossi, “Tra blog e link così allontano la badante”, La Stampa, 22/02/2010, p.9.
**ISTAT, Cittadini e nuove tecnologie, anno 2009, 28/12/2009.

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