venerdì 5 marzo 2010

Non buttate quella mail!

Mentre si lavora con la posta elettronica può succedere di cliccare per errore il tasto che ordina cronologicamente le mail. L’ordine si inverte e riaffiorano dal passato mail insospettate (sempre che voi non siate tra coloro che cancellano sistematicamente le mail non importanti...se fosse così, sappiate che non tutti sono come voi…fortunatamente!). Ecco un breve resoconto:

Alla metà del mese di dicembre 2002, in azienda si preparavano gli auguri natalizi da inviare ai clienti: si scrivevano e si consegnavano alla reception che provvedeva ad imbustare ed imbucare (rigorosamente entro il 17/12…altrimenti addio recapito in tempo). Oggi al massimo si allega alla mail qualche renna danzante o qualche Babbo Natale cantante (che andranno ad intasare la posta elettronica del cliente insieme agli alberelli di Natale con le luci colorate e le comete dei Re Magi). Gli auguri arrivano senza dubbio in tempo ma nessuno li legge più…

Nel 2002, la “dipartita” di un collega dall’azienda era un evento. Si pensava al rinfresco di addio e si inviavano fiumi di mail per consultarsi sul regalo. Accadde quanto partì Luigi e tutti ci mobilitammo per trovare, a Milano, la maglia di Igor Protti del Livorno. Oggi la mobilità del personale è talmente elevata che nessuno perde più tempo e denaro in regali. E’ già tanto se, girando per l'azienda, non scambiamo il collega dell’ufficio accanto con un cliente in visita.

Nel 2003 arrivava nella casella di posta una curiosa notizia. Gli allevatori inglesi erano in rivolta contro l’Unione europea che, sostenevano, li costringeva a posizionare nei porcili palloni da calcio e giocattoli vari per calmare i maialini irrequieti. Un allevatore così riferiva: “Ho qui una lettera che mi dice di mettere giocattoli nel porcile, uno per ogni 20 maiali. Ieri ho provato un aeroplanino di plastica e un orsacchiotto, ma questi sono giocattoli che non durano più di due minuti. E mi ricordo come si comportano i bambini: un giocattolo ogni 20 maiali probabilmente peggiora la situazione. Litigheranno”…il che la dice lunga sull’alta opinione che gli inglesi hanno dei propri maiali (maiali che si comportano come bambini?…ok, sempre meglio dell’altra versione…)

“Richiesta urgente”: è il titolo ricorrente delle mail del cliente X. All’inizio pensi che si tratti davvero di un'emergenza…dopo le successive 300 mail con lo stesso titolo, la tua mente traduce automaticamente “richiesta urgente” con “una delle tante richieste”. Ma forse il cliente se ne accorge…e da allora opta per “urgentissimo”

Nel 2004 arrivava nella casella della posta elettronica la graziosa presentazione in formato power point della canoa che dà un'immagine non molto lusinghiera dei manager italiani (per la cronaca, è quella nella quale l’equipaggio della canoa italiana perde la gara perché a remare c’è solo una persona, mentre tutti gli altri comandano). A questa, che forse rimane la migliore, sono seguite le storielle della formica e della cicala, ecc. Cambiano i protagonisti della storia, ma la morale è sempre la stessa…che ci sia qualcosa di vero?

Nel 2004, 2005 e 2006, in concomitanza con l’inizio del nuovo anno, l’azienda organizzava una gita aziendale: la destinazione poteva essere una beauty farm, un castello nel Trentino, o una fattoria in campagna in mezzo a maialini e polli (quando la recessione cominciava a farsi sentire….). Ora l’azienda è diventata più “green”, più attenta ai temi ambientali: per evitare l’inquinamento ed il problema del trasporto fuori città organizza il rinfresco al 2 piano dell'azienda e fa arrivare i panini dal bar all’angolo.

Nel frattempo, colleghi si sono sposati, bimbi sono nati, amici hanno fatto viaggi splendidi inviandoci foto da sogno. E’ tutto lì… nella casella elettronica…basta cliccare il tasto (sempre che non siate tra i "cancellatori sistematici" che dopo aver letto cancellano tutto…se così fosse...ci dispiace per voi!).

4 commenti:

Lisa ha detto...

Tutto questo per giustificare il fatto che la tua casella di posta elettronica è incasinata? No, perché mi sono ricordata di questi vecchi post: http://ilportapenne.blogspot.com/2009/03/ordine-quale-ordine.html e http://ilportapenne.blogspot.com/2009/04/italian-job-pillole-di-vita-lavorativa.html

Beth (Elisabetta Comini) ha detto...

Ecco i risultati della memoria storica nell'era digitale...la carta scompare, ma quello che è pubblicato in rete resta (quasi) sempre, vecchi post compresi. Ok, concedo che qualche remoto collegamento possa esistere...resta comunque il fatto che mail ritenute poco significative nel momento in cui le avevamo ricevute, successivamente, a distanza di qualche tempo, possono diventare fonte di riflessione...o no?

pampalon renzo ha detto...

Complimenti, molto veritiero e saggio quanto hai scritto, infatti, mole info che ci vengono inviate via e-mail sono foto, messaggi di amici e parenti, che bisognerebbe conservare, perche' in un certo qual modo fanno parte di noi, del nostro presente e passato, e come si suol dire: "Non vi e' futuro senza passato".
Pampalon Renzo
http://renzo-pampalon.blogspot.com/

Beth (Elisabetta Comini) ha detto...

@Renzo: grazie Renzo! Fiuuu...allora non sono sola!