lunedì 16 marzo 2009

Chi salva un foglio salva una foglia!

Quello del titolo era il motto di una qualche campagna ambientalista. E al nostro povero Pianeta dovremmo tenerci un po' di più, dato che è l'unica casa che abbiamo!
Allora, notoriamente la carta si fa con la cellulosa che, altrettanto notoriamente, deriva dalle piante. Dunque, l'altro giorno ho chiesto alla segreteria della mia scuola un certificato di una pagina da portare ad un'altra amministrazione pubblica. Bene, la segretaria ha voluto un fax con la richiesta. Quindi per UN foglio contenente informazioni che viaggiano all'interno della stessa Pubblica Amministrazione, relativi ad un dipendente della medesima (contenente quindi informazioni arcinote allo Stato), sono stati spesi QUATTRO fogli (un foglio per la richiesta + rapportino di invio + foglio ricevuto dal fax della segreteria + relativo rapportino di ricezione). Ripeto RAPPORTO 1:4
Moltiplicate il dato per tutti i dipendenti di una qualsiasi scuola di vostra conoscenza, che in un anno scolastico chiederanno almeno un (e siamo ottimisti) certificato da portare sempre a qualche ente pubblico e forse vi sentirete un po' più tristi...

2 commenti:

Ele ha detto...

Temo che lo stesso valga anche per le aziende private, anche se in alcuni casi sono state istituite alcune regole per una buona raccolta differenziata (almeno per la carta).
Possibile però che fuori dalla propria casa non esista una coscienza collettiva, un senso comune di attenzione all'ambiente?

Lisa ha detto...

Con la differenza che magari il capo dell'azienda privata paga in prima persona la carta e questo forse lo induce a cercare di risparmiare, mentre i soldi dello Stato si sa, non sono di nessuno...