sabato 21 marzo 2009

I viaggi de "Ilportapenne". Settimana tappa: Bruxelles (4)

Il calendario dei lavori dice che la Commissione cultura del Parlamento europeo discuterà della proposta tra 3 settimane: bisogna fare in fretta e cercare di sensibilizzare qualche parlamentare alla nostra causa e sperare che l’emendamento sia approvato.

Prendo la lista e comincio a telefonare: l’assistente del parlamentare finlandese è molto gentile e non si scandalizza del fatto che non sia riuscita a capire se il parlamentare è maschio o femmina (Erkki, Lasse, Hannu, Esko…provateci voi!). Dice che il parlamentare non può vederci in questo momento ma ci chiede di inviarle del materiale in modo che lui sia informato delle nostre proposte. Le inviamo il materiale: poco dopo lei ci richiama e l'incontro viene fissato per la settimana seguente.

L’assistente del deputato inglese ci fissa subito un appuntamento: Mr G - membro del partito conservatore - ci riceve e si mostra sensibile alla nostra causa. Dice che la sosterrà anche se sa che è anche la posizione del deputato laburista: “Qui non è come al parlamento inglese, a casa…non dobbiamo per forza scontrarci…anzi, se riusciamo a trovare un accordo siamo pure contenti”.


M., l’assistente del deputato italiano V., ci dice che il deputato è a Roma, ma che possiamo andare nel suo ufficio quello stesso giorno. Mentre ci avviciniamo all’ufficio lo vediamo circondato di gente: ha l’aria molto indaffarata, ci rivolge una rapida occhiata e ci dice: “Ora non posso, richiamatemi”. Qualche giorno dopo lo vedo nuovamente nei corridoi del Parlamento, faccio per avvicinarmi e lui fa finta di non vedermi. Per giorni lo rincorro al telefono e via mail, ma inutilmente.

Scoprirò più tardi che il deputato V. non viene mai a Bruxelles, pur essendo europarlamentare, e che il codazzo di gente intorno a M. è costituito da assistenti di altri deputati italiani che chiedono a M. di intercedere affinché V. appoggi le varie richieste dei loro deputati: la gerarchia tra gli assistenti è rigida e rispecchia la posizione di forza dei rispettivi deputati all’interno del parlamento (italiano). M., in quanto assistente del deputato V., sta in cima a quella gerarchia…voleva farmelo capire e io non lo avevo capito.

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