domenica 22 febbraio 2009

Ma Brunetta lo saprà?

Da diversi anni si parla di informatizzazione della pubblica amministrazione e di maggiore utilizzo dei servizi Internet nei rapporti con i cittadini.
La settimana scorsa c'era in programma la visita al Commissariato di Polizia per il rinnovo del passaporto e per la richiesta della carta bianca per il pargolo.

Prima di andare consulto il sito della Polizia di Stato sul quale trovo informazioni e moduli da scaricare. Impressionata da tale efficienza scarico diligentemente i moduli, compresa la nota dell'Agenzia delle Entrate che comunica che dal settembre 2007 "le marche da bollo tradizionali vanno in soffitta... sostituite definitivamente dai contrassegni emessi in via telematica" (vanno in soffitta??? La prof. del liceo mi avrebbe "mandata a stendere" se avessi usato un linguaggio del genere in un documento formale...). Dunque addio alle marche da bollo del tabaccaio da "leccare" ed appiccicare sul passaporto...Peccato che non si capisca come e dove si ottenga questo fatidico contrassegno...ma senza dubbio al Commissariato ce lo diranno...

Armati di cartellina con tutti i documenti diligentemente scaricati ci avviamo al Commissariato. Entrati in una saletta di attesa triste e sporca cerchiamo la rotella con i numeri per capire quando sarà il nostro turno...ma la rotella non c'è. Qui è come dal medico, si deve chiedere: "Scusate, chi è l'ultimo?"...(Evidentemente il rischio di essere arrestati per rissa è un efficace deterrente per i "saltatori della fila"...al supermercato, la medesima situazione, in mancanza della rotella, determinerebbe senza dubbio spargimenti di sangue...).

L'agente dietro il vetro ci consegna dei moduli (completamente diversi da quelli in nostro possesso) e a mano, con un pennarello blu, cancella alcune voci (ma i moduli non dovrebbero essere "integri"?...boh).

Poco dopo accediamo all'ufficio preposto:
-"All'ingresso vi hanno dato i moduli per il rinnovo?"...
-"Sì, ma..."..
-"Ecco, l'importante è che NON usiate quelli scaricati da Internet.."
-"Ma veramente - e mostro i moduli in mio possesso - questi sono stati scaricati dal VOSTRO sito, dal sito della Polizia..."
-"Ah, quel sito...sa.. è fatto da civili...non ne parliamo"...
-.....(io invece ne vorrei parlare...)
-"Scusi, ma qui nel modulo si parla di marca da bollo...ma sul sito c'è scritto che non si usano più, ecco, ho stampato anche il documento..."
- "Balle...si usano, si usano..."
-"E per la carta bianca per il bambino...avevo scaricato questo modulo..."
- "No, no, il modulo è questo..." (ovviamente, completamente diverso...)

Nelle statistiche sull'informatizzazione della pubblica amministrazione senza dubbio i miei moduli "falsi" rientrano nei servizi online per i cittadini e come tali fanno "numero" per dire che le cose sono migliorate. Mi chiedo: ma secondo voi, Brunetta lo saprà?...Qualcuno dovrebbe dirglielo prima che si perda anche lui in soffitta alla ricerca del fatidico contrassegno telematico...

3 commenti:

Lisa ha detto...

Mitica Pubblica Amministrazione (Beth, Beth, al corso di Diritto Amministrativo non ti hanno detto che per gli enti pubblici si usano le maiuscole? Pecchi (involontariamente?) di lesa maestà!
Io ogni volta che riesco a portare a termine una pratica mi sento una REDUCE! Volevo scrivere un post simile a questo per un'altra questione burocratica, ma sto ancora combattendo, quindi...non ho tempo!!! Aspetto la conclusione per raccontare.

Beth (Elisabetta Comini) ha detto...

attendiamo fiduciosi il risultato delle tue fatiche (Ercole al confronto era un novellino)...se la Pubblica Amministrazione può scrivere che le marche da bollo "vanno in soffitta" allora io posso scrivere pubblica amministrazione in minuscolo...o no?

Lisa ha detto...

Mah, io opterei per il classico P.A. Fa figo e non impegna!