martedì 20 gennaio 2009

"Cenerentola, casalinga disperata": puntata n.1

Le favole sono eterne…ma, nel 2009, le cose sarebbero probabilmente andate in modo diverso...

Cenerentola sarebbe stata una brava “casalinga disperata”: in quanto tale, nella sua carriera di casalinga, avrebbe imparato che:

1) per pulire bene i pavimenti basta un prodotto e tutta la casa è pulita (anche con la prova dei calzini bianchi!);
2) per avere stoviglie luccicanti è sufficiente chiamare un ex del Grande Fratello;
3) liberarsi della matrigna e delle sorellastre è facile. E’ sufficiente ad esempio: 1) mettere veleno nel loro caffé; 2) ammazzarle e seppellirle in un baule nel giardino di casa.

Unica precauzione: fare attenzione a non farsi pungere da una zanzara nel momento di compiere il delitto, per evitare poi di avere tra i piedi quelli di C.S.I, RIS, N.C.I.S, che nella vita non altro niente di meglio da fare che prelevare il sangue dalle zanzare per ricavare i DNA degli assassini (altro che l’ispettore Colombo e Derrick!).

Prima conclusione: Cenerentola non avrebbe avuto problemi ad andare al ballo!
Per quanto poi riguarda il vestito, Cenerentola avrebbe fatto tutto da sé (chi crede più nelle fatine??? ).

Arrivata al castello non con una scomoda carrozza (che, non essendo Euro 4, non poteva neanche circolare in città…) ma su una fiammante limousine guidata dal vecchio e fidato Ambrogio, che le avrebbe offerto anche qualche cioccolatino lungo il tragitto, Cenerentola avrebbe scoperto che
il principe:

1) stava già ballando con un’altra, una certa Milly;
2) aveva rinunciato al titolo di “Principe della Real Casa”, in cambio di “Principe dei sottoaceti” per onorare un contratto televisivo miliardario;
3) non parlava neanche la sua lingua.

Seconda conclusione: Cenerentola avrebbe abbandonato il castello senza principe, senza perdere la scarpetta, ecc.

Come andrà a finire? Il seguito nella prossima puntata di “Cenerentola, casalinga disperata”.

3 commenti:

Lisa ha detto...

Beth, Beth, mi dissacri Cenerentola? Quella del Principe dei Sottaceti!
Che poi a pensarci bene la fiaba in sé è abbastanza femminista. Il principe in fondo non fa altro che stare come un mammalucco ad aspettare che papino risolva per lui. Non mi risulta che salvi la sua dama, che ne so, affrontando draghi, mostri o cose simili. Se non ci fosse stata la fatina (donna, mica Mago Merlino eh?), niente da fare!
E la matrigna? Una bella megerona dei nostri tempi con tanto di figlie racchie e invidiose al seguito.
Già lo vedo Sua Altezza al bar (ops, al circolo dei nobili) che si lamenta per la suocera e le cognate!

Beth (Elisabetta Comini) ha detto...

Uhm, interessante questa rilettura femminista di Cenerentola...è un tema da approfondire!

Lisa ha detto...

E pensa a quell'altro genio del padre di Cenerentola che, rimasto vedovo, al solo fine di dare una mamma alla sua bambina, si sposa il megerone e si accolla pure le figliastre!!!