lunedì 26 gennaio 2009

Okkio al "buco nero"!

Qualche giorno fa la direttrice della British Library ha lanciato l’allarme http://www.guardian.co.uk/technology/2009/jan/25/internet-heritage?commentpage=1: “Attenzione, il materiale digitale che viene prodotto oggi (studi, documenti vari – pubblici ed informali - foto, ecc.) rischia di scomparire creando un enorme “buco nero” che determinerà grandi problemi a chi vorrà studiare i nostri tempi”!...Bel paradosso per una società, come la nostra, che crea contenuti in quantità e con una velocità inimmaginabile per il passato!

La direttrice cita in particolare le seguenti questioni: la velocità con la quale cambia la tecnologia (che rende necessario adattare contenuti – es. video realizzati in un formato vecchio- in un formato più aggiornato, leggibile dalle tecnologie d’oggi), la velocità con la quale i materiali online scompaiono (con l’insediamento di Obama alla Casa Bianca sul sito ufficiale non si trova più nulla su Bush…) e dall’altra parte, la necessità di distinguere - nell’abbondanza informativa - quello che va preservato da quello che non “merita” di essere preservato per la futura memoria.

In termini generali e collettivi (memoria del paese, memoria del mondo nel quale viviamo) mi sembra un tema molto importante; ed in fondo lo è anche a livello personale (vd. le migliaia di foto - molte delle quali mai stampate - che giacciono nel nostro PC, le migliaia di mail che riceviamo ed inviamo e che hanno in gran parte sostituito le vecchie lettere, ecc.).

Alcuni hanno interpretato l’allarme della direttrice come un “al lupo al lupo” tipico di un “tecnofobico”: personalmente non condivido questa critica e penso che proprio la tecnologia possa aiutarci in parte a risolvere il problema (ma per risolverlo, bisogna essere ben consapevoli dell’esistenza del problema, quindi bene rifletterci sopra, come invita a fare la direttrice).

A livello personale sono d’accordo con la necessità di fare un po’ di ordine digitale nella vita e a premere più spesso di quanto facciamo il tasto DEL (o CANC). Ok a salvare le foto e i filmini su hard disk ma per le mail il discorso è diverso..Chi scrive mail a mo’ di lettera di una volta? Quasi nessuno penso (tra gli under 40): dunque avrebbe senso salvare o stampare poche righe di testo?

Al riguardo propongo una soluzione: prendere la vecchia penna stilografica e un bel diario e scrivere lì quello che succede, le mail (significative) che riceviamo, ecc. Lo scrivere su carta implica un processo di selezione “alla fonte”…riporteremo così solo quello che ci interessa, quello che ci ha colpiti e potremo rileggere queste pagine in ogni momento…anche se manca la luce o se Internet non funziona…e se vorremo potremmo scannerizzare il tutto e renderlo digitale…che ne dite?

Uhm, però, il compito è già arduo per me, immagino che cosa possa essere per le istituzioni che per vocazione devono preservare la memoria del futuro! In bocca al lupo a Ms Brundley e a tutti i suoi colleghi!

2 commenti:

Sergio ha detto...

"con l’insediamento di Obama alla Casa Bianca sul sito ufficiale non si trova più nulla su Bush…"

questo comunque non mi sembra un aspetto negativo... ;-)

Beth (Elisabetta Comini) ha detto...

Eh eh...noi lo sappiamo...ma visto che qualcuno ha affermato che la storia lo ricorderà come un "grande Presidente" (!)è necessario che ci siano i documenti che testimonino l'operato della sua Presidenza affinché i posteri possano formulare un giudizio il più possibile equilibrato (e veritiero..!)