giovedì 15 gennaio 2009

Crisi? Chi l'ha vista?

Una mela mordicchiata (Apple), “Please buy” (al posto di “Best Buy”, famosa catena di elettronica di consumo statunitense), un cavallino rampante che si trasforma in somarello (Ferrari), “Disconnecting people” al posto di “Connecting people” (lo slogan di Nokia)…così potrebbero apparire alla fine della crisi alcuni dei loghi più noti ai consumatori. La mail che oggi mi ha inviato Max fa sorridere…ma certo si tratta di un sorriso amaro.

Sul“Guardian” (http://www.guardian.co.uk/business/2009/jan/13/recession-retail)
leggo che da Natale ad oggi in Gran Bretagna circa 39.000 posti di lavoro sono scomparsi…e il peggio deve ancora venire. Molti i “tagli” nel settore bancario-finanziario, ma non solo. E se questo settore, per comprensibili motivi, al consumatore medio non sta molto simpatico, che dire dei negozi ai quali ci si affeziona, nei quali si entra, a volte per comprare, a volte semplicemente per osservare quello che si vorrebbe comprare o ancora solo per ripararsi dalla pioggia battente?

La notizia della chiusura della catena inglese Woolworths
(vecchia di oltre 100 anni, che vendeva un po’ di tutto, dai piatti ai vestiti, dal materiale di cancelleria agli strumenti per il giardinaggio, 27.000 persone rimaste a casa) mi ha colpito molto: per noi studenti Erasmus era una meta consueta per gli acquisti, ed ancor più, ovviamente, per gli inglesi che con tenerezza lo chiamavano Woolies.

Woolies ha chiuso, i pub a Londra continuano a chiudere: lo champagne è in svendita, come mi confermano amici che vivono nella capitale inglese.

Da noi invece tutto bene: la nuova Alitalia è decollata, è iniziata la nona edizione del Grande Fratello, Corona e la Belen si amano davvero (come ci ha informati ieri il TG2!)…fiuu, possiamo tirare un sospiro di sollievo!

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